AfroNapoli femminile, questione razzismo e politica: parlano il Presidente e il Capitano

Titty Astarita (Foto da Facebook)

Ha creato molta polemica la decisione della dirigenza dell’AfroNapoli femminile di mettere fuori rosa il capitano Titty Astarita per il suo impegno politico, considerato inconciliabile con i principi della squadra.

Sta destando molto clamore la vicenda dell’AfroNapoli United femminile: il capitano della squadra, Titty Astarita, è stata depennata dalla rosa perché candidata con una lista di centrodestra. Per protesta, le compagne di squadra non sono scese in campo. Oggi, su Radio CRC Targato Italia, sono intervenuti Antonio Gargiulo e Titty Astarita, rispettivamente Presidente e capitano dell’AfroNapoli. La giocatrice è apparsa felice del comportamento delle sue compagne: “Tutta la squadra mi ha dato il sostegno, poi ognuno ha il suo colore politico. Ci tengo a sottolineare che non sono razzista, anzi. Non appoggio tutte le visioni e il modo di fare di Salvini ma non le contesto tutte. Mi dispiace bisogna arrivare a farne una questione politica, a noi interessa solo giocare a calcio senza discriminazioni di nessun tipo.” Astarita ci tiene a chiarire la sua posizione: “Non vado contro i principi dell’AfroNapoli e non sono ispirata a Salvini. La mia lista è un movimento civico, mi sono candidata per dare un contributo alla mia città. Ho fatto la scelta di candidarmi in un movimento fatto di ragazzi per sostenere il Sindaco Pezzella” .Il capitano sottolinea inoltre la reazione compatta della squadra di fronte alla reazione della società: “Volevano un incontro con le ragazze per dirle che chi fosse in accordo con me, non avrebbe più fatto parte della squadra. Le ragazze hanno scelto di stare accanto a me e non voler scendere in campo. Sono pronta per un comunicato antirazzista in congiunta con il club.”

AfroNapoli, il presidente Gargiulo: “Siamo una realtà antirazzista. Titty Astarita ci ha traditi”

Alle parole del capitano Astarita hanno risposto quelle del Presidente Gargiulo: “Titty è ex capitano. Noi stiamo dicendo che l’AfroNapoli è una realtà antirazzista. Contestiamo in modo forte e deciso il governo di centro-destra e tutte le scelte sbagliate di Salvini. La scelta di Astarita ha messo in imbarazzo la società, non abbiamo abbandonato la squadra. Le ragazze hanno espresso solidarietà al capitano e si sono presentate sul campo per fare scenate e buttarci fango addosso. Venerdì c’era un incontro ma non si sono presentate”. Dalle dichiarazioni rilasciate sembra che non ci siano i margini per un chiarimento: “Titti Astarita quando vuole può venire al campo però la scelta che ha fatto è in contrapposizione con i nostri valori e i nostri ideali. Deve rendersi conto dell’errore che ha fatto perché ci ha “traditi”. Astarita ha possibilità di fare sport anche altrove, c’è sempre libertà di pensiero ma lo voglio praticare con chi ha i miei stessi ideali. Pronto per comunicato antirazzista? E’ molto difficile e imbarazzante, non so se sono pronto, devo confrontarmi”.

AfroNapoli, il comunicato ufficiale del club sulla questione Astarita

Intanto, sulla pagina Facebook ufficiale della squadra, è comparso il comunicato del club. L’Afro-Napoli United non è una squadra come le altre, non ne abbiamo mai fatto mistero. La nostra realtà nasce come progetto di inclusione e integrazione per dare voce a un’Italia multietnica che già esiste e che quotidianamente è oggetto di discriminazioni e razzismo vedendosi negare diritti, uguaglianza, opportunità. Che compatibilità può esistere fra l’Italia dell’amministrazione leghista di Lodi che nega la mensa scolastica ai figli degli immigrati più poveri e l’Afro-Napoli? La scelta di Titty Astarita ci ha lasciato perciò esterrefatti. Ci addolora la sua perseveranza nel rifiutare il passo indietro da noi richiestole, soprattutto perché dopo un anno di partecipazione alle vicende dell’Afro-Napoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura la poneva automaticamente fuori dal perimetro dell’idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio”.

Alessandra Curcio

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