L’esordio in Nazionale di Cristiano Piccini: pochi minuti che valgono un sogno

Cristiano Piccini (Getty Images)

Nella sua prima volta in azzurro Cristiano Piccini ha giocato qualche minuto contro l’Ucraina. Per il terzino italiano più costoso del mondo l’emozione è stata molto forte.

Giocare per la prima volta con la maglia dell’Italia è stata una sensazione indimenticabile per Cristiano Piccini. Il terzino del Valencia è stato convocato in Nazionale da Roberto Mancini per sostituire l’infortunato D’Ambrosio. Per lui è stata una sorpresa, oltre che una gioia, dal momento che il difensore ha un forte desiderio di tornare a giocare entro i confini nazionali, dove ha militato a lungo in Serie B. Ha esordito contro gli azzurri nell’amichevole di ieri contro l’Ucraina, subentrando a Florenzi all’84’ del secondo tempo. Il suo minimo contributo non ha cambiato le sorti della partita. L’Italia esce dal Ferraris di Genova con un misero 1-1: prima gli azzurri passano in vantaggio con Bernardeschi grazie ad un errore del portiere ucraino Pyatov; poi basta un’occasione alla Nazionale guidata da Shevchenko per trovare il pareggio con Malinovskyi.

Cristiano Piccini, l’esordio in Nazionale: le dichiarazioni del terzino

Cristiano Piccini (Getty Images)

Al termine dello sfortunato match il difensore classe ’92 è intervenuto ai microfoni di Rai Sport, parlando dell’emozione provata all’ingresso in campo: “Per ogni giocatore è un sogno arrivare in Nazionale, io l’ho conquistato dopo tanto lavoro e tanto sacrificio. Per me è una bella soddisfazione. Sono tanti anni che gioco all’estero, è una soddisfazione a livello personale e per la mia famiglia, che mi è sempre stata dietro, e per mia moglie“. C’è spazio anche per un curioso aneddoto sul modo in cui Cristiano Piccini è arrivato ad indossare la maglia azzurra: “Avevo giocato la sera prima contro il Barcellona, poi al mattino dopo mi sveglio e trovo un messaggio da Zaza, gli avevano chiesto il mio numero dalla Nazionale. Mi ha chiamato il team manager, biglietto e sono partito subito“.

Alessandra Curcio

 

 

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