ESCLUSIVA CATELLANI – Abbiamo intervistato in esclusiva Andrea Catellani, dirigente dell’Entella, che da poco ha superato il corso di abilitazione come direttore sportivo.
LA NUOVA ESPERIENZA – “E’ stata una bella soddisfazione per me raggiungere questo primo obiettivo post calcio. E’ stato un corso utile per me, sono felice di aver preso il patentino da direttore sportivo con una commissione importante che oltre al 110 mi ha voluto dare anche la lode”.
IL CORSO – “Il corso da direttore sportivo è arrivato anche grazie a un punteggio molto importante che avevo ottenuto con un passato da calciatore soprattutto in Serie B e con qualche presenza in A. Sono state otto settimane di corso per arrivare all’esame sia scritto e orale anche con una tesi. In commissione c’erano Zanzi, Perinetti e Cipollini. Il corso l’ha istituito Paolo Piani. Sono venuti a parlare direttori sportivi importanti, i migliori d’Italia e tra i più bravi in Europa. Ai corsi hanno partecipato Fabio Paratici della Juventus, Cristiano Giuntoli del Napoli, Piero Ausilio e Walter Sabatini dell’Inter. Il corso con me l’hanno seguito Claudio Chiellini, Leandro Rinaudo, Alberto Bianchi e molti volti noti della Lega Pro”.
LA TESI – “La tesi l’ho fatta su quanto mi è accaduto e cioè il passaggio repentino a 29 anni dal campo di gioco al lavoro da dirigente.”
MOMENTO DELL’ENTELLA – “La vittoria di Bari è stata la conseguenza di un lavoro importante fatto in questo momento. Ho trovato un Alfredo Aglietti pragmatico, essenziale che sa cosa vuole in campo dalla sua squadra. E’ stato un vantaggio ovviamente che conoscesse l’ambiente. Quando è arrivato sembrava non fosse mai andato via, era di casa”.
CALCIOMERCATO – “Da dirigente mi piacerebbe non servisse nulla a questa Entella a gennaio. Lo ribadisco però anche guardando la rosa che è la più forte della storia di questa squadra. Se guardo alle ultime partite possiamo essere fiduciosi per il futuro con una squadra che ha tutto per fare un grande campionato”.