DANIELE RUGANI – Daniele Rugani è stato decisivo in Udinese-Juventus, autore del gol del 3-2 che riportava i bianconeri in vantaggio dopo il pareggio di Danilo. Il calciatore bianconero, difensore classe 1994 di Lucca, veniva da alcune panchine, ma in bianconero ha dimostrato ancora una volta di saper essere decisivo, nonostante la sua gara era partita con una palla persa che aveva portato alla rete del momentaneo 1-0 di Stipe Perica. La gara poi sarà ripresa da Sami Khedira autore di una tripletta, ma il gol di Rugani sarà quello decisivo per portare a casa i tre punti dalla Dacia Arena.
Daniele Rugani dalla Serie B a gol pesanti con la Juventus
Il difensore centrale bianconero ha debuttato da professionista con la maglia dell’Empoli in Serie B dimostrando di essere giocatore di grandissime possibilità future. Tutti ricordano un campionato con 40 presenze, 2 reti segnate e nessun cartellino alzato verso di lui che lo fanno accostare alla gloriosa carriera di Gaetano Scirea. L’anno dopo Daniele Rugani sale in Serie A, protagonista della promozione dei toscani, e si ripete giocando 38 partite e segnando 3 reti, contribuendo alla salvezza della squadra allora allenata da Maurizio Sarri. Tanto bene che la Juventus ha deciso di riportarlo a Torino per farlo giocare con continuità in bianconero.
La presenza di Leonardo Bonucci, Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini, trio consolidato davanti a Gianluigi Buffon anche in nazionale, chiude un po’ gli spazi a Daniele Rugani che nella prima stagione colleziona 17 presenze in Serie A, debuttando anche in Champions League. Nella seconda stagione riesce anche a segnare con due reti in Serie A e una anche in Champions League. Quest’anno aveva iniziato a giocare titolare nella Juventus di Massimiliano Allegri dopo la cessione di Leonardo Bonucci. Giocatore di grande personalità e tecnica il ragazzo ha ancora una volta dimostrato di saper giocare anche ad altissimi livelli. La gara di oggi diventava fondamentale perché lo vedeva tornare titolare dopo un po’ di tempo che si era accomodato in panchina, in tribuna in Champions contro lo Sporting Lisbona. La Juventus inoltre veniva da un punto in due partite in Serie A e aveva bisogno assolutamente di vincere.