SERIE B ASCOLI FAVILLI – La redazione di Seriebnews.com ha avuto il piacere di avere in Esclusiva ai propri microfoni l’attaccante dell’Ascoli Andrea Favilli. Ecco le sue parole
Inizio stagione, tra club e nazionale, le prime sensazioni…
”In Nazionale il livello è molto alto e confrontarsi con calciatori importanti ti fa crescere. Quindi anche se gli impegni sono tanti e portano via energia, viverli ti possono dare tanto a livello mentale e tecnico se presi nella maniera giusta. Mister Di Biagio appena mi ha visto ha detto “Hai fatto bene a restare all’Ascoli”. E’ stato molto contento per la scelta che ho fatto in estate perché per la Nazionale è importante che i giocatori convocati giochino con continuità nel club di appartenenza; con la maglia azzurra devi farti trovare subito pronto. Quando rientro dalla Nazionale sono sempre un po’ affaticato, gli impegni sono tanti, sabato scorso rientravo da una partita quasi intera giocata con la maglia azzurra, non sono ancora al 100%, ma sono molto sereno. L’ultima volta in Under 21 eravamo solo quattro giocatori a provenire da club di B. E’ per me motivo di orgoglio”.
Credi possa essere l’anno giusto per il salto di qualità?
”Penso di sì, anche perché è questo l’obiettivo che mi sono posto insieme alla Società: fare un’annata da protagonista e poi il futuro si vedrà, tutto dipende da quello che farò quest’anno”.
Quale ruolo d’attacco ti piace maggiormente ricoprire?
”Quello che sto ricoprendo ora, quest’anno giochiamo molto di più la palla a terra rispetto all’anno scorso, partiamo dal portiere, siamo migliorati dal punto di vista del gioco e con tre calciatori di qualità dietro posso fare meglio della stagione passata. Fra i trequartisti Varela è il più esperto, gli altri nuovi sono alla prima esperienza o quasi in questo campionato, ma sono bravi tecnicamente, possono crescere molto. Clemenza, ad esempio, lo conosco e ha grandissime qualità che ancora non ha espresso del tutto. L’anno scorso era scontato che sarei partito da seconda linea, davanti a me c’era un top player per la categoria come Cacia, mentre in questa stagione sono rimasto per affrontare un anno da protagonista, che non significa avere il posto assicurato, nessuno ce l’ha. Con Rosseti c’è una sana concorrenza, è giusto che tutti in allenamento dimostrino di meritare la maglia da titolare, quindi sta a me dimostrare sul campo di meritare la fiducia che la Società e il Mister mi danno”.
Giovanni Remigare e Marco Orrù