FROSINONE – Una stagione per certi versi allucinante quella che si è chiusa ieri per il Frosinone. L’incredibile sconfitta casalinga contro il Carpi per 0-1, nella semifinale ritorno dei playoff, ottenuta in vantaggio di due uomini, è lo specchio di una stagione disgraziata per gli uomini di Marino. Tra Frosinone e Carpi nella regular season sono stati ben 12 i punti di differenza; i gialloblu hanno chiuso a 74 punti, stessi punti del Verona promosso come seconda, in A per il vantaggio nelle reti degli scontri diretti, finiti in parità; 9 punti tra la terza e la quarta col limite per fare i playoff posto a 10; due clamorose rimonte subite (ad Ascoli e soprattutto a Benevento all’ultima giornata), che hanno portato via almeno 3 punti al Frosinone. Sono solo alcune delle statistiche incredibili della stagione frusinate. Erano state poi solo tre le sconfitte casalinghe della squadra laziale in tutto il campionato, visto che il Matusa ha da sempre rappresentato un fortino per questa squadra. La sconfitta di ieri contro il Carpi rientra poi in quelle situazioni che si vedono una volta ogni 10 anni, ovvero una squadra che in 9 contro 11 riesce a vincere in trasferta. Detto questo, il Frosinone ha le sue colpe, perché se questi numeri e queste statistiche rappresentano dei rimpianti, è anche perché la squadra non è stata spesso capace di chiudere le partite. Ne sarebbe bastata forse solo una da chiudere e i playoff non si sarebbero nemmeno disputati. Una stagione piena di rimpianti…