GRAFFIEDI SERIE B – La redazione di Seriebnews ha avuto il piacere di ospitare al proprio microfono in ESCLUSIVA Mattia Graffiedi, che la Serie B l’ha disputata con diverse squadre, vincendola anche con Ancona e Fiorentina nel 2003 e nel 2004. E’ anche molto legato al Cesena, su cui ci siamo soffermati. Ecco le sue parole
Ciao Mattia. Iniziamo dalla Spal, ormai non più una sorpresa, che va verso la Serie A.
”Ha dimostrato per tutto il campionato di essere la squadra più continua e una delle più spettacolari perché gioca anche un bel calcio. Sta meritando ampiamente il primo posto e penso che da qui alla fine rimarrà ormai al primo posto e verrà promossa”.
Dietro, Verona e Frosinone a fasi alternate, con i playoff che sembrano ora più vicini.
”Io spero ci siano i playoff, perché sono sempre affascinanti e belli da vedere. Per il secondo posto sarà ancora battaglia tra Verona e Frosinone. La squadra di Marino sembrava una delle maggiori candidate alla promozione diretta, ha avuto un brusco calo, ma ci sono ancora 5 giornate e tutto è ancora da decidere”.
Il Bari, invece, da candidata alla promozione diretta, è tuttora fuori dai playoff.
”Peccato, perché oltre alla piazza il Bari ha un grande organico e penso anche io che potesse ambire alla promozione diretta. Però capitano queste annate un po’ così, hanno avuto tanti infortuni che hanno penalizzato le scelte dell’allenatore. Quando poi i risultati non arrivano, in una piazza come Bari tutto diventa più difficile. Secondo me in questo finale il Bari farà fatica a raggiungere i playoff”.
Capitolo Cesena. Chiunque l’affronti dice che questa squadra ha un organico da playoff e invece si sta ancora giocando la salvezza.
”Anche io speravo in un Cesena da playoff, ma le stagioni non sai mai che direzione prendono. Non sempre con un buon organico raggiungi l’obiettivo. Una stagione nata male, nata storta. Anche loro hanno avuto diversi infortuni, sono partiti male e quando poi cambi obiettivo in corsa non è mai semplice. Forse non erano pronti a lottare per la salvezza e speravano in qualcosa in più. Per fortuna adesso sono arrivati buoni risultati, sembra aver preso la strada giusta e pare ne stia venendo a capo”.
A gennaio sembrava che il Cesena potesse fare come il Trapani dello scorso anno, una rimonta verso almeno i playoff.
”Anche io pensavo questo. Tra gennaio e febbraio, con anche il turno di Coppa Italia con la Roma, fece delle bellissime prestazioni e lì anche io mi ero illuso nel pensare ad un Cesena di nuovo da playoff. E invece dopo poche partite è tornata nel baratro. La lotta salvezza è lunga e dura, ma spero che il Cesena, già dalla partita di domani, si tolga dai bassifondi in maniera definitiva”.
Tu hai giocato in carriera con due attaccanti che sono ancora protagonisti in B: Granoche a Cesena e D.Ciofani a Gubbio. Cosa pensi di questi due bomber?
”Pablo è stato una sorpresa anche per me quest’anno. Pensavo fosse in calo e invece è tornato alla grandissima. Ha un grande carisma, forza fisica, tutte le squadre lo vorrebbero. Oltre a far gol aiuta anche la squadra. Ciofani è un altro giocatore di grande carattere, ho giocato con lui al Gubbio nel primo anno di Serie B, sta continuando a dimostrare che la B è una categoria in cui può far benissimo, anzi, ogni anno migliora sempre”.
Tu sei un decano della B, avendoci giocato tanti anni. Vedendola da fuori secondo te era più difficile quando giocavi tu rispetto ad ora?
”Sono passati tanti anni e il livello si è abbassato, come tutto il calcio italiano d’altronde. La B è sempre e comunque un campionato affascinante, equilibrato, con tante squadre in lotta per promozione e retrocessione. Ultimamente ci sono queste realtà che arrivano dalla Lega Pro e che subito provano il doppio salto, anche se non è tutto frutto del caso perché c’è una lunga programmazione dietro. Sorprese comunque ce ne sono sempre state, vedi anche il Cesena alcuni anni fa e ora la Spal”.
Qual è stata la tua stagione migliore, che ricordi con più piacere?
”Ne ho fatte tante, sicuramente quelle dove ho vinto il campionato di Serie B le ricordo con più piacere, Fiorentina e Ancona. Quando vinci è sempre bello, ma io mi sono sempre trovato bene ovunque. Sono contento di quello che ho fatto”.
Adesso di cosa ti occupi?
”Sto allenando i ragazzi, Giovanissimi Nazionali a Forlì. Sono entrato in questa nuova avventura e mi sta piacendo, mi sto divertendo. Fare l’allenatore da grande? Sto partendo dalle giovanili che è già un passo importante, un po’ di gavetta e poi tra qualche anno si vedrà se sono in grado di poterlo fare”.
Marco Orrù
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