ESCLUSIVA/Sanguineti: ”L’Entella da playoff? Sì, ma ci sarà da soffrire”

Entella
Entella (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

ENTELLA ESCLUSIVA SANGUINETI – L’Entella sta confermando quanto di buono fatto vedere nella scorsa stagione, lottando anche con quest’anno per un posto nei playoff, con buone possibilità di poterci arrivare per la prima volta nella storia. Per parlare del momento del club ligure abbiamo contattato in ESCLUSIVA Danilo Sanguineti, giornalista che segue l’Entella per il Corriere dello Sport. Ecco le sue parole:

Danilo Sanguineti

Sulla campagna acquisti: ”La campagna acquisti estiva è stata conservativa, non ci sono stati grossi cambiamenti, ma si è tenuta la base di squadra che con Aglietti lo scorso anno arrivò ad un punto dai playoff. Si è ritoccato solo dove si poteva senza fare grandi esborsi economici. Nella sessione invernale è stata fatta forse un po’ di confusione, si è andati a tamponare delle partenze alcune volute e altre imposte. Tutto sommato forse non è stata una campagna di rafforzamento, le altre concorrenti ai playoff hanno fatto molto di più”.

Sugli obiettivi dell’Entella: ”Difficile dire dove potrà arrivare questa squadra. La volata per i playoff è incertissima. Non vedo, non credo e non penso a problemi per la salvezza, obiettivo primario. Alla matematica manca ormai poco. Da capire se ci sarà il salto di qualità per i playoff. Non è facile, anche se ora si è vicinissimi. La classifica è corta, le squadre che dovevano fare la differenza non l’hanno fatta e dunque c’è grande affollamento in zona playoff. Sarà decisivo l’ultimo mese e mezzo di campionato”.

Sui problemi della squadra: ”Problema di preparazione? Non credo, la squadra corre ora come all’inizio. Forse c’è stato un piccolo calo dopo la sospensione di Ascoli. Forse è un problema di limiti tattici e tecnici. L’Entella lotta contro squadre chiaramente migliori dal punto di vista qualitativo. I ragazzi ci mettono corsa, determinazione e voglia di fare, ma delle volte si perde proprio per quei limiti di cui parlavo prima”.

Sulla stagione: ”L’Entella ha avuto un buon inizio di stagione poi ci sono stati dei bassi nella seconda parte del campionato. Ora, da un mese a questa parte, la squadra è in ripresa per quanto riguarda i risultati. Bisogna ora capire il gioco se è in ripresa, da quanto visto nelle ultime partite direi di no”.

Su Breda: ”Dal punto di vista dei risultati non gli si può dire nulla. Con l’attuale organico, anche dopo il mercato invernale, sta facendo quello che è nelle corde di questa squadra e forse anche qualcosa in più. Non credo che l’Entella abbia meno punti di quanti ne avrebbe potuti ottenere. Dal punto di vista umano è un’ottima persona, intelligente, interessante, pacato e riflessivo. Dal punto di vista tattico siamo sullo stesso filone di Aglietti, ha toccato il meno possibile. Ha un ottimo rapporto con i giocatori. Gioco poco spettacolare e monocorde? Lui punta molto sulla squadra compatta, attenta e guardinga e che punta molto sulle qualità degli attaccanti di qualità. Non è spettacolare, ma ha raccolto tutto quello che si poteva raccogliere senza mai lasciare nulla per strada”.

Caso Cassano: ”Non sarebbe stata un’operazione di mercato, ma bensì di marketing. Cassano non gioca una partita vera da quasi un anno. Pur allenandosi con la squadra fino a fine luglio si è poi allenato solo con la Primavera della Samp fino all’altro giorno. Per un giocatore di 34 anni che non ha mai curato l’allenamento a dovere, si può capire in quali condizioni sarebbe arrivato a Chiavari. Alla fine non si è concretizzata per una scelta precisa del giocatore che non vuole scendere in B. Per l’Entella comunque non cambia nulla”.

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