SERIE B ATZORI – Consueto appuntamento del lunedì per la redazione di Seriebnews.com con mister Gianluca Atzori, sentito in ESCLUSIVA dal nostro Marco Orrù per parlare dell’ultimo turno cadetto, ma non solo. Riflettori anche sulla B Italia e su un ex giocatore allenato proprio dal mister di origine sarda, Andrea Cocco. Ecco le sue parole:
Mister partiamo dal big match di stasera, Verona-Spal. Che partita sarà e quanto è importante per entrambe?
”Sarà certamente una bella partita. La Spal è una realtà consolidata e non è più una sorpresa. Il Verona sa bene che non incontrerà la stessa squadra incontrata all’andata, quando veva avuto vita facile (vittoria scaligera per 1-3, ndr). Io ero presente quel giorno a Ferrara e ricordo che gli errori difensivi avevano favorito il Verona. In quel periodo la squadra di Pecchia era davvero in palla, mentre quella di Semplici doveva ancora capire bene i meccanismi della Serie B. Questa sera dunque sarà tutto diverso. I gialloblu sono un po’ in crisi, soprattutto fuori casa, anche se in casa hanno sempre comunque fatto bene, perciò ripeto che sarà una buona partita. La Spal si difende bene e ripartirà in contropiede, mentre il Verona dovrà fare la partita. E non sarà facile quando di fronte trovi una squadra organizzata e che in contropiede ha gli uomini per farti male”.
Ora in classifica comandano il Frosinone, che ieri ha pareggiato a Pisa, e il Benevento, che sabato ha vinto da grande squadra, soffrendo, a Vercelli.
”La Pro Vercelli in questo momento sia un po’ sfigata, perchè ha fatto una gran gara. Il pareggio era più giusto, ma alla fine il Benevento ha vinto una partita di fondamentale importanza. Arrivati a questo punto del campionato ogni volta che fai un colpo da tre punti comincia ad essere sempre più decisivo. Spal e Benevento sono le uniche due che potrebbero insidiare i primi due posti di Verona e Frosinone. Poi non vedo nient’altro dietro, almeno per i primi due posti. Dietro si parla solo di playoff. Poi può succedere di tutto. Forse il Bari, se facesse 4-5 vittorie di fila – che per l’organico che ha potrebbe pure farle -, potrebbe ricandidarsi per un secondo posto”.
In chiave playoff, vittoria importante sia dello stesso Bari che del Carpi e poi il pareggio tra Perugia e Entella che ha sostanzialmente lasciato tutto invariato.
”Sabato ero al Curi per vedere Perugia-Entella proprio. Ero molto curioso di vedere come Bucchi si contrapponeva al 4-3-1-2 di Breda. Non è stata però una partita con tante occasioni. Nel primo tempo forse un po’ meglio l’Entella, nella ripresa molto meglio il Perugia. Un pareggio che ci può stare. Non è stata una partita bellissima. Non una mezza delusione, però. Ho visto una partita equilibrata tra due buone squadre che si sono annullate a vicenda. Forse ha pesato anche una giornata storta da parte di entrambe”.
A proposito di Perugia, lei è stato a vedere al Curi la settimana scorsa la partita tra le due nazionali azzurre, B Italia e Under 20. Quali sono i talenti che l’hanno colpita di più?
”Innanzitutto i tre centrocampisti dell’Under 20 azzurra (Vitale, Mandragora, Barella, ndr), mi ha colpito molto il centrocampista centrale dell’Entella Manuel Di Paola, che tra l’altro non gioca, visto che in quel ruolo c’è Troiano. Ho visto un giocatore che mi ricorda Verratti. Ha facilità di calcio e visione di gioco, oltre alla personalità. Mi ha davvero impressionato. Non lo conoscevo. E’ entrato nel secondo tempo e ha fatto 4-5 cose che mi hanno lasciato a bocca aperta. E’ un ragazzo davvero interessante, classe ’97. Peccato che non giochi nell’Entella, ma ha davanti giocatori importanti”.
Chiudiamo con un giocatore che lei ha allenato alla Reggina, Andrea Cocco, che sta facendo grandi cose al Cesena.
”Andrea, da buon sardo come me, sta facendo grandi cose. E’ una testa dura, come lo chiamavo io, è un ragazzo che non molla mai. A Reggio Calabria siamo incappati entrambi in una stagione dove non girava niente, ma sono contento per lui perché sta facendo grandi cose a Cesena. Lo sto seguendo, l’ho seguito anche a Vicenza e gli ho fatto i complimenti. Ci sentiamo, abbiamo un bellissimo rapporto, sono contento per lui e naturalmente deve continuare così, non si deve sedere perché il Cesena ha bisogno dei suoi gol. Sono contento per lui e non avevo dubbi sulle sue capacità”.
Marco Orrù