TRAPANI COSMI – L’allenatore del Trapani Serse Cosmi, dopo il grave fatto di cronaca dei giorni scorsi, con la sua auto incendiata sotto la sua abitazione, è tornato a Perugia dalla famiglia per star vicino ai suoi cari in un momento che l’ha scosso molto, anche alla luce della rapina subita in casa 5 anni fa. Ha lasciato Trapani alla vigilia del match contro il Latina e ancora non si capisce cosa accadrà.
A La Gazzetta dello Sport ha provato lui stesso a spiegare cosa sta succedendo: ”Quando a mezzanotte è venuta a picchiare alla mia porta la mia vicina di casa urlando che l’auto bruciava, mi sono spaventato. Ma non sono fuggito. Tutti, a partire dal presidente Morace, mi hanno consigliato di tornare qualche giorno a casa. Mi sta a cuore la tranquillità della famiglia e dopo quella rapina siamo molto preoccupati, viviamo nell’angoscia. Quando ho telefonato a casa per dire dell’auto bruciata mi hanno chiesto di tornare, avevamo paura per me. Io a Trapani sto benissimo e sono trattato benissimo. Mi sento un figlio di Trapani. La gente che ho incontrato dopo il fatto quasi abbassavano lo sguardo per la vergogna, erano in imbarazzo da parte a me. Non era certo il caso, non c’era motivo, la città non merita discredito. L’intenzione è continuare, ma non ho ancora deciso. Prima voglio che tutto sia sereno qui a casa. Il calcio viene dopo”.
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