ESCLUSIVA/ Dott. Francesco Miceli: “Ecco perchè i defibrillatori sono fondamentali”

Calcio (getty images)
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ESCLUSIVA DOTT MICELI – Sono passati ormai diversi anni dalla scomparsa di Piermario Morosini, ma l’infarto in campo di Pagani nella Serie A 2 di Basket ci ha riportato quell’episodio alla mente. Abbiamo contattato in ESCLUSIVA Francesco Miceli Cardiochirurgopresso Iclas SRL a Rapallo e collaboratore presso GVM Care & Research. Ha studiato Cardiochirurgia presso l’Università Claude-Bernard di Lione e all’Università Magna Grecia di Catanzaro.

Ci spieghi come sia possibile per atleti controllatissimi che accadano queste cose?
“Innanzitutto bisogna fare chiarezza sul fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi non si tratta di infarti ma bensì di eventi aritmici. Nel caso specifico di Morosini si trattò di una grave aritmia , la fibrillazione ventricolare che si risolve mediante uno shock elettrico dato con il defibrillatore. Una volta verificatosi il malore, ogni minuto trascorso senza intervenire, fa diminuire del 10 per cento le possibilità di salvare il paziente, dieci minuti il paziente o muore, oppure riporta gravissimi danni cerebrali. Nel caso Morosini passarono più di 6 minuti prima del trasporto in ambulanza e, pur essendoci dei defibrillatori a bordo campo, non furono utilizzati…..”

Quanta importanza ha l’intervento immediato in campo dei medici e perchè?
“Lo screening e la prevenzione cardiovascolare in Italia è tra le prime al mondo, purtroppo esiste un 1% di eventi non prevedibili e Morosini fu uno di questi”.

Quanto sono importanti i defibrillatori e perchè?
“Un defibrillatore costa 2000 euro e può salvarti la vita ma in Italia e’ stato stimato che saprebbe utilizzarlo 1 persona su 50 al massimo. In alcuni paesi nordici, grazie ad ampie campagne di sensibilizzazione e corsi, Sa usare tale dispositivo 1 persona su 2”.

Matteo Fantozzi

 

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