Serie B, la Procura chiede alla CFA la conferma delle pronunce su Teramo e Catania

SERIE B Prosegue a Roma davanti alla Corte Federale d’Appello, presieduta da Gerardo Mastrandrea l’udienza sui ricorsi presentati da Catania, Teramo e Savona relativi alle sentenze di condanna emanate dal Tribunale Federale Nazionale il 20 agosto scorso in merito al filone di indagine sul calcioscommesse.La Procura Federale, rappresentata dal Sostituto procuratore Gioacchino Tornatore, ha formulato una richiesta “confermativa di tutte le pronunce espresse dal Tribunale Federale Nazionale” in primo grado, auspicando contestualmente una “sanzione adeguata al contributo collaborativo offerto” limitatamente alle posizioni del Catania e di Ninni Corda, ex tecnico del Barletta sanzionato con 2 anni di squalifica (ai sensi art.24 CGS) . In dettaglio hanno presentato ricorso il Catania, contro la retrocessione in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione e 150mila euro di multa, l’ex ad Pablo Cosentino (4 anni di inibizione e ammenda di 50mila euro) e il dirigente Piero Di Luzio (5 anni più preclusione e multa di 150mila euro). All’appello ha rinunciato l’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, condannato in primo grado a cinque anni di inibizione con ammenda di 300mila euro. In merito al procedimento su Teramo-Savona hanno presentato ricorso, oltre alle due società coinvolte, L’Aquila e la Luparense e i tesserati Ceniccola, Di Lauro, Berghigiani, Corda, Di Giuseppe, Di Nicola, Pesce, Dellepiane, Cabeccia, Matteini e Campitelli. Domani mattina i lavori proseguiranno con l’udienza di appello relativa al filone denominato “Dirty soccer”

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