B Italia, Abodi: “Trampolino di lancio!”

Andrea Abodi (getty images)
Andrea Abodi (getty images)

B ITALIA ABODI – Ecco la lunga intervista dei colleghi di Calciomercato.it al Presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi:

Credete molto nella B Italia: è una struttura importante per le Nazionali giovanili e anche per quella maggiore.
“Assolutamente,  è un ponte tra i club e la maglia azzurra. In tre anni quasi cinquanta ragazzi sono stati prima convocati da noi e poi dalle altre selezioni giovanili o anche in Nazionale maggiore. Ciro Immobile è fra questi. Siamo al servizio dell’Italia e non in competizione. Siamo contenti della fiducia e del coraggio dei club di B nell’utilizzare questi giovani talenti. E’ un lavoro di qualità importante. Poi c’è Piscedda che è bravissimo perché non si limita solamente ad andare a vedere i giocatori in partita ma si muove anche per gli allenamenti. Tanti ragazzi sono stati pescati anche dalle panchine, perché magari non giocavano titolari. Questo genere di amichevoli servono come momenti di crescita non solo per i giocatori ma anche per le città. Oggi in Russia stanno guardando Vercelli che ospita quest’evento. Allo stesso tempo si possono coinvolgere le scuole e i ragazzi: di quelli che sono allo stadio oggi magari solo il 5% viene abitualmente a seguire la squadra del cuore. Noi vogliamo fare in modo che queste occasioni facciano conoscere l’ambiente stadio, rendendolo confortevole nella speranza che tornino negli eventi successivi”.

Il campionato di Serie B continua ad essere molto equilibrato, forse anche più delle ultime annate.
“Lo è sempre stato effettivamente e quest’anno c’è maggiore imprevedibilità. La classifica è corta. Ma ciò che è importante è il seguito, in continua crescita. C’è partecipazione da parte del pubblico e noi ce la mettiamo tutta. I playoff allargati, ma anche i playout, offrono motivazioni in più alle squadre”.

Nelle zone alte ci sono Carpi e Frosinone che, alla vigilia, non erano tra le favorite. Sono squadre che l’hanno sorpresa?
“Solitamente non faccio nomi e non esprimo valutazioni perché potrebbero essere inopportune. A me piace il coraggioo che hanno gli allenatori quando lanciano i giovani. Si deve sfatare il discorso che si vince solo con i giocatori esperti. Credo che sia giusto avere il giusto mix tra esperienza e freschezza”.

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