Frosinone, i segreti di una capolista

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SERIE B Una piccola grande rivincita quella che ha ottenuto il Frosinone di Stellone al Curi. I laziali, protagonisti con il Perugia, di un duello mozzafiato nello scorso torneo di Prima Divisione culminato con lo “spareggio” all’ultima giornata hanno violato l’impianto umbro imbattuto da quasi un anno. Sei risultati utili, due vittorie filate, quindici punti in graduatoria: un primato condiviso con l’Avellino per una matricola terribile al proscenio della cadetteria. Quasi sono i segreti di questa capolista? Una domanda alla quale si potrebbero materializzare diverse tipologie di risposta. In primis l’ossatura mantenuta dallo scorso torneo, un gruppo coeso unito sotto l’egida del tecnico, il quale nelle scorse giornate, causa incontri ravvicinati ha dato via ad un turn over piuttosto consistente. In questo modo tutti i componenti dell’organico sono stati chiamati in causa (ventidue elementi schierati) con soli due calciatori al di sotto dei 100 minuti complessivi giocati. Secondo punto: stato di forma invidiabile. I leoni degli undici gol siglati ben sei ne hanno messi a segno negli ultimi 15 minuti di ambo le frazioni. Soprattutto nella ripresa dimostrano una tenuta impressionante come è capitato anche al Perugia messo alle corde per tutta la seconda frazione. Terzo punto: i singoli. Da giovani in grande evidenza come Luca Paganini, Roberto Gori, Robert Gucher su tutti, fino al rilancio di giocatori come Russo, Soddimo, Gessa, Curiale e i fratelli Ciofani. Citarne alcuni per rendere il giusto merito a tutti, un Frosinone così fa sognare i tifosi del Matusa….

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