SPEZIA ENTELLA – Questa sera l’anticipo della 4^giornata del campionato di Serie B sarà la sfida tra lo Spezia e l’Entella, un derby ligure. Parlando di Liguria ecco Giampiero Ventura, tecnico del Torino, genovese e che ha allenato entrambi i club. Questi i suoi ricordi a La Gazzetta dello Sport: ”Praticamente ho iniziato all’Entella il mio percorso. Avevo lavorato nelle giovanili della Samp, al Rapallo, ma l’Entella è stata la prima squadra che ho sentito mia. La tattica non era prioritaria, anzi non esisteva. Si faceva calcio sui giocatori, si puntava a sfruttare le doti individuali. Spalletti? Era un mio giocatore. Un mediano di grandi risorse fisiche e di discrete qualità tecniche. Un piccolo Nainggolan, per capirci. Aveva però un approccio naif alla professione. Qualche volta dovevamo ripescarlo… Il passaggio allo Spezia? I tifosi chiavaresi ci rimasero male, vissero la cosa come un tradimento, ma io volevo crescere professionalmente, salire in C1. A Spezia non andò granché bene, mi ritrovai alle prese con un nucleo storico di calciatori, uno zoccolo duro da scalfire. Non era facile e non fu facile… Più legato all’Entella o allo Spezia? A Chiavari ho vissuto a lungo e ho vinto. A Spezia sono stato poco e non ho vinto… Per questo derby dico in bocca al lupo di cuore a tutte e due. Lo Spezia ha ambizioni di playoff, l’Entella per quest’anno punta alla salvezza. Penso che siano obiettivi logici, alla portata. Le due società poggiano su basi solide, hanno alle spalle proprietari con notevoli forze economiche”.