SERIE B SPEZIA ROMAIRONE DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA / LA SPEZIA – I play off si allontanano, ma sono ancora raggiungibili per lo Spezia di Mangia, a patto di non sbagliare praticamente più, da qui alla fine. E’, dunque, un momento molto delicato nella stagione degli aquilotti e la cosa necessaria è essere carichi e concentrati in vista dei prossimi impegni.
A spronare la squadra dell’ex tecnico del Palermo ci ha provato Giancarlo Romairone, direttore sportivo della società ligure che, intervenuto in conferenza stampa, ha dichiarato: “Credo che oggi il messaggio più importante che si possa dare -riporta il sito ufficiale spezzino -, sia quello di andare alla ricerca dei fatti e parlare il meno possibile; ora arriva il bello e noi vogliamo essere migliori di quanto abbiamo fatto sino a questo momento, cercando di rappresentare al meglio e con orgoglio la maglia dello Spezia, che poi è quello che la tifoseria ci chiede. Credo che nelle ultime interviste rilasciate da Seymour e Giannetti sia palese l’atmosfera di coesione e di impegno che vi è all’interno dello spogliatoio, ma in queste ultime partite servirà ancora qualcosa in più, perchè stiamo giocando per raggiungere obbiettivi importanti, che ci eravamo prefissi sin dal mio arrivo, ma che da novembre/dicembre siamo andati a ricercare con ancor più determinazione. Dobbiamo continuare a puntare ad una delle prime otto posizioni perchè questa società e questa rosa possono farlo, la proprietà ha chiesto a me e al mister di creare una mentalità e una metodologia di lavoro che possa portare la società a lottare per obbiettivi importanti, durando nel tempo, pertanto noi abbiamo questa fase finale per cercare di fare il meglio possibile, interpretando ogni gara come una finale, e questo deve costruire la strada per il nostro futuro. Quello che ci può indebolire in questo momento è cercare di capire cosa succederà, io credo che la strada tracciata sia chiara, c’è una linea tecnica precisa, apprezzata e da migliorare, perchè si può sempre fare meglio, ma il messaggio che vogliamo trasmettere è chiaro e da qui alla fine faremo il possibile per raggiungere il nostro obbiettivo, cercando di esser più bravi di quanto non abbiamo fatto sino a questo momento, perchè seppur tra mille difficoltà, avremmo sicuramente potuto ottenere di più. C’è grande impegno, voglia e forza, ma dovremo essere più cattivi in questo finale di campionato. Finora abbiamo visto cose buone e cose meno buone, ma con mister Mangia si è creata una metodologia di lavoro e un’unità di intenti chiara e marcata, serve però un’applicazione maggiore rispetto alla categoria in cui si gioca; non nascondo che ci siano giocatori più pronti ed altri meno pronti, pertanto lo spartito può cambiare di volta in volta, ma ho grande stima di questa rosa, anche se ritengo che bisogna sempre analizzare attentamente quello che dice il campo. E’ presto per fare bilanci, noi dobbiamo essere pià bravi e compatti, soprattutto in un momento nel quale c’è un reparto in difficoltà, in modo da farci trovare pronti e sfruttare a nostro favore tutto quello che viene. Visto che ultimamente si parla molto spesso del futuro, piuttosto che dell’immediato presente, credo fosse doveroso presentarmi di persona, invece che mandare in conferenza uno dei ragazzi, che magari avrebbe potuto dire cose giuste ed importanti, ma in questo momento potrebbero essere viste come le solite frasi di circostanza. Abbiamo un obbiettivo vicino, ma i margini di errore sono ridotti al minimo, quindi ora dobbiamo pensare solamente ad allenarci, giocare e fare il meglio possibile, cercando di metterci quel qualcosa che manca, non solo tattica e tecnica, ma anche di interpretazione, cattiveria e furore agonistico. E’ la continuità dirigenziale che fa si che le cose migliorabili, vengano migliorate, come l’attaccamento alla maglia, il capire bene cosa rappresenta questa maglia, che cosa chiede il tifoso, ma noi quotidianamente cerchiamo di fare il massimo, i ragazzi sono ben recettivi, ma ci vuole pazienza; la comunicazione è importante perchè può diventare un’arma, sapere che lo Spezia può essere in un momento di difficoltà credo che possa avvicinare i nostri tifosi, piuttosto che allontanarli. Credo che la nostra forza sia la squadra, abbiamo dei singoli importanti, ma la svolta è diventare completamente una squadra ed abbiamo ancora tempo per divenire tale, anche se segnali come quello del giocatore che entra e cambia la partita sono decisamente importanti; è vero che l’allenatore ha tanta scelta in alcuni reparti e meno in altri, ma noi ci aspettiamo di più da tutti i giocatori, che giochino 90′ come 1′, tutti possono dare il loro apporto alla squadra, e non parlo solo di giocatori, perchè tutti noi possiamo dare qualcosa in più, abbiamo il tempo necessario per fare qualcosa di importante anche se è sempre di meno, sempre consci che c’è una chiara e precisa linea societaria che potrà dare benefici importanti, pertanto dobbiamo crederci e sostenerla, portando la squadra a fare sempre meglio, ognuno nel suo ruolo. La compattezza società-squadra, il rapporto con la tifoseria, non sono fattori determinanti solo alla Spezia, ma qui lo sono a maggior ragione e non sono ancora come dovrebbero essere, quindi io, in qualità di dirigente di ‘lungo corso’ cerco di impegnarmi quotidianamente per far si che si cresca da questo punto di vista. Nella quotidianità abbiamo una squadra che da tutto per questa maglia e forse questo aspetto arriva troppo poco all’esterno dello spogliatoi