Storia di una crisi cadetta chiamata Carpi

CARPI TERNANA

SERIE B EUROBET CARPI – La crisi di risultati del Carpi sconfitto sabato al Francioni di Latina

Quasi impossibile emulare un 2013 da stampare negli annali della storia del Carpi, questo è sicuro. Difficile altrettanto ipotizzare alla fine della sessione invernale di mercato una flessione del genere per gli emiliani. Il 2014 fin qui ha portato appena nove punti (dieci considerando il pareggio contro il Padova prolungamento del match interrotto lo scorso 31 agosto) con due vittorie ottenute fuori casa, tre pareggi e ben sei sconfitte, quattro nelle ultime cinque gare. Inoltre al Cabassi i tifosi aspettano di gioire dallo scorso anno dato che gli ultimi tre punti interni sono stati ottenuti nella sfida alla Juve Stabia il 29 dicembre. Cosa è successo rispetto alla fine del girone di andata? Involuzione di risultati e passi indietro nel gioco spumeggiante espresso nelle prime 21 gare che si concretizzava in verticalizzazioni, ripartenze brucianti e velocità da Moto GP nell’interpretare al meglio il sistema di gioco di Stefano Vecchi. Ora la società ha puntato su Pillon, il quale, dopo l’esordio sfortunato di Novara (con sconfitta immeritata) ha collezionato solo un pari interno contro l’Avellino. Nel 4-4-1-1 schierato contro i pontini è stato Ardemagni ad accomodarsi in panchina con Sgrigna ad appoggiare le sortite di Mbakogu. Proprio il centravanti “strappato” alla concorrenza nel mercato di gennaio fin qui non ha inciso a dovere, soprattutto alla voce marcature attive (tre). Una sterilità offensiva che preoccupa dato in tutto il mese di marzo i biancorossi sono andati a segno tre volte in sette gare complessive. Dal sogno play off al baratro play out? Una domanda che i sostenitori del Carpi non pensavano minimamente di porsi al momento di tornare in campo dopo la lunga pausa ma che ora potrebbe tormentarli se non ci sarà l’attesa scossa, magari proprio sabato prossimo contro il Trapani di Boscaglia già battuto all’andata

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