Varese e Novara e i cambi in panchina che non danno la scossa sperata

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SERIE B VARESE NOVARA / MILANO – A volte i cambi in panchina, gli esoneri e gli avventi di nuovi tecnici, possono cambiare il volto di una squadra, l’andamento e il rendimento dei giocatori. Possono portare entusiasmo, nuove motivazioni, nuove idee tattiche e la tanto decantata scossa.

Se quest’anno per squadre come il Latina e, sembra, la Reggina è stato così, non certo si può dire lo stesso per Varese e Novara, che in momenti diversi hanno deciso di provare a invertire la propria rotta stagionale, esonerando rispettivamente Stefano Sottili e Alfredo Aglietti. I biancorossi, ora guidati da Gautieri, viaggiano con risultati alterni e l’arrivo dell’ex tecnico della Virtus Lanciano non ha portato quella svolta positiva tanto attesa dal presidente Laurenza. Nelle ultime settimane l’allenatore dei lombardi è stato più volte messo in discussione, e solo la vittoria di Pescara sembra aver portato un po’ di sereno a una squadra e a un mister la cui situazione rimane comunque sotto osservazione.

Discorso ancora più complicato, invece, per il Novara, che portando al Piola Alessandro Calori, ex di padova e Brescia, al posto di Alfredo Aglietti, aveva pronosticato il via dell’operazione rimonta, che avrebbe dovuto portare i piemontesi fuori dalla zona play out, sulla farsa riga di quanto accaduto nella passata stagione proprio sotto la guida Aglietti. Nulla da fare, la svolta non è arrivata e, addirittura, dopo le ultime tre sconfitte consecutive, la dirigenza azzurra ha deciso di sollevare dall’incarico l’allenatore e richiamare alla base Aglietti, per tentare un’altra impresa come quella del 2013.

Insomma, non sempre esonero significa scossa positiva. Dobbiamo attenderci, nonostante tutto, altri ribaltoni?

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