Serie B, Latina – Il Direttore tecnico del Latina, Gianfranco Mannarelli, ospite della trasmissione Pianeta Nerazzurro, in onda su Lazio Tv, ha detto la sua sulla squadra e sulla stagione in corso: “La rosa è importante e parecchie squadre di Serie A vogliono giocatori come Crimi o Jonathas. Questo ci rende orgogliosi, ma noi vogliamo rinforzare la squadra, non certo indebolirla. Se andremo sul mercato per fare qualcosa, sarà per fare un’ulteriore salto di categoria, sarebbe da pazzi abbassare il livello qualitativo a gennaio. Non mi innamoro dei giocatori, sono innamorato della maglia. Abbiamo sempre detto che ringraziamo e ricorderemo sempre quelli che hanno dato il loro contributo, però poi c’è da fare il raffronto col campo e questo ci dice che alcuni giocatori possono fare la fortuna di altre squadre e giocare con più continuità altrove”. Il Dt nerazzurro, come detto, dice la sua su alcuni giocatori della rosa: “Cisotti ha grandi prospettive, e credo che nel giro di un paio di anni potrà arrivare in Serie A. È un ragazzo con la testa sulle spalle, umile, non parla mai ed ha una grande falcata. Deve crescere ma ha le qualità giuste. Ebbe il benestare di Auteri, che in estate cercava un giocatore in grado di dare una mano sugli esterni. Crimi è un professionista che vuole provare a fare il salto di qualità e credo che, a fine anno, se non dovesse rimanere con noi, potrà provare la Serie A. Da quando Bruno gioca basso, il Latina ha molte più penetrazioni da parte di Crimi perché è slegato dal contesto difensivo e può inserirsi meglio. Quando hai un giocatore come Bruno a centrocampo, puoi sfruttare giocatori come Crimi e Morrone in fase offensiva. Ricciardi è un giocatore che fa bene al campo e fa bene al gruppo ma ha anche delle doti tecniche importanti, ha uno dei piedi sinistri più educati di tutta la categoria. Dobbiamo solo ringraziarlo perché ogni anno, in ogni categoria, dà il suo apporto e se veste ancora questa maglia non è solo perché è un giocatore che costa poco. Cottafava è un ragazzo innamorato di Latina e del Latina. Da due partite gioca con delle infiltrazioni al piede perché ha una frattura. Dopo la partita di La Spezia, sul treno, non riusciva neanche ad alzarsi. Ha grandi doti di umiltà e disponibilità, non molla mai e lo sta dimostrando ulteriormente oggi, giocando e lottando nonostante l’infortunio, a dimostrazione del fatto che il Latina è formato da giocatori forti nella volontà di esserci e di dare una mano alla causa. Bruno, all’inizio, subiva contestazioni e critiche solo perché veniva dalla Nocerina. Con coraggio ha voluto dimostrare a tutti che ama questa società e questa città, lo dice sempre che vuole restare qui fino alla fine della sua carriera e se continua a giocare così, ci sono buone possibilità”. Il Latina, però, aveva iniziato male il suo campionato, pagando lo scotto della neopromossa. Successivamente, il cambio di allenatore, da Gaetano Auteri a Roberto Breda, ha fatto tornare il sorriso a tutto l’ambiente con una serie di risultati ulti. La forza di questa squadra è proprio il gruppo, cosi come spiega lo stesso Mannarelli: “Questo è un gruppo che va compatto, anche fuori dal campo. È un continuo confrontarsi, scherzare e combattere dentro e fuori dal campo”. In sostanza, per Mannarelli è stato un 2013 da incorniciare per il Latrina: “Non mi dimentico nessuno degli anni, fin dalla Promozione. Sono cose che mi restano nel cuore ma oggi c’è un presente da affrontare. Quando sento parlare di storia, io metto tutto da parte e vado a rivederle quando ne ho voglia. Il presente parla di Serie B e, anche se è giusto parlare di salvezza, penso che sia giusto anche sognare”.