PADOVA MUTTI DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA / PADOVA – Bortolo Mutti, allenatore del Padova, è tornato a parlare del pareggio a reti bianche di sabato all’Euganeo contro il Brescia, che è costato parecchi fischi alla sua squadra da parte del pubblico biancoscudato ma che, secondo Mutti, è stato condizionato in maniera determinante dall’espulsione a suo dire ingiusta inflitta a Elia Legati. Ecco le sue dichiarazioni: “Sabato è stata una partita difficile, con delle note positive e cose che non hanno funzionato. Vedo il bicchiere mezzo pieno, era una partita che poteva prendere una brutta piega, una partita di attenzione; noi avevamo delle difficoltà a livello gestionale contro una squadra ben attrezzata, bisogna continuare a lavorare come stiamo facendo. Partiamo venerdì, era nelle nostre intenzioni anticipare, ma manteniamo il programma predisposto. Il Bari è una squadra con giovani importanti e motivata, non troveremo mai per un motivo o per un altro squadre non motivate, vuoi per classifiche deficitarie o per chi punta ai playoff, è il bello della Serie B. Per me è un ritorno, a Bari tre anni fa abbiamo passato due mesi molto tribolati, eravamo già retrocessi, ma abbiamo fatto partite importanti nonostante qualche ragazzo, come sappiamo, abbia creato qualche disagio alla società. Bari è un ricordo positivo, quando lavori in condizioni estreme, sotto la protezione dalla Digos, alla deriva completa, senza spogliatoio, ci siamo riorganizzati, abbiamo vinto a Bologna, pareggiato a Milano… poi quando sei ultimo ti tartassano tutti, dagli arbitri, a qualche ragazzo all’interno dello spogliatoio che ha fatto delle cazzate incredibili, purtroppo a volte accade. Nell’insieme abbiamo fatto un lavoro serio e importante. Ora aspettiamo Jelenic di ritorno dalla Nazionale, poi valuteremo per sabato. Abbiamo numeri importanti sui quali lavorare, in 7 partite abbiamo fatto 10 punti, subito 7 gol, una delle miglior difese, facendo 7 gol, nessun dice del rigore incredibile su Legati che non ci hanno concesso contro il Brescia, nell’azione che poi gli è costata il giallo, nessuno fa finta di non vederle queste cose, son cose che a noi fanno capire che possiamo arrivare alla salvezza con meno chiacchere. Ci aspettavamo la vittoria, ma ci sono anche gli avversari in campo. Quando rimani in 10 la sofferenza c’è, non so cosa avrei fatto senza l’espulsione… Avevamo una punta e mezza, sempre più offensivi del Brescia, con Feczesin e Pasquato e Radrezza, sostituendolo con un esterno. Fino a due minuti dalla fine abbiamo cercato di fare la partita in inferiorità numerica”.