Si è da poco conclusa la conferenza stampa indetta dall’ormai ex direttore sportivo Giancarlo Romairone. Dopo sette anni, si è interrompe così il lavoro del ds che ha saputo contribuire in maniera importante all’ascesa del club piemontese in serie B. Dal 30 giugno il suo presente si chiamerà Spezia, squadra che, come confidato da Romairone, è la squadra alla quale ha segnato di più nella carriera da giocatore. Resta il filo conduttore di quella maglia bianca, che unisce le due squadre (lo Spezia adottò la casacca bianca proprio in omaggio al club vercellese). Romairone lascia ma è già pronto il suo sostituto: si tratta di Massimo Varini, ex direttore tecnico della Reggiana. L’annuncio è stato ufficializzato negli ultimi minuti. Il nuovo dirigente verrà presentato nella mattinata di sabato.
Ecco ora un estratto della conferenza di Giancarlo Romairone, seguita da SerieBnews.com.
“Innanzitutto ringrazio a chi mi ha dato questa grande opportunità. Ringrazio il Presidente Massimo Secondo e l’ad Fabrizio Rizzi che sette anni fa mi hanno chiesto di far parte di questo progetto. Siamo reduci da tre anni fantastici, anche se questa stagione si è chiusa con la retrocessone. So che la Pro Vercelli si riprenderà benissimo e auguro di ripetere gli stessi risultati avuti negli ultimi anni. Lascio il testimone a una persona che può fare bene a Vercelli. Il nuovo direttore seguirà il tutto da vicino; dovrà erificare che quello che abbiamo fatto vada vicino al su modo di lavorare. Mi auguro inoltre che per il bene di questa squadra il presidente Secondo possa essere accompagnato nel suo lavoro, per evitare di ritornare al passato. Spezia? E’ un passo importante, ponderato e valutato. E’ una situazione che è venuta fuori il mese scorso e un po’ sotto traccia è rimasta nei miei pensieri. E’ una opportunità che ho valutato anche con il Presidente. Cosa farò? Cercherò nel mio piccolo di risolvere alcune problematiche. Sperano di trovare una nuova mentalità e io cercherò di far capire che bisogna lottare con il coltello tra i denti e uscire dal campo con la maglia bagnata. E’ un ambiente difficile ma vado con grande entusiasmo nella speranza che sia un’esperienza che mi completi”.
Hervé Sacchi