REGGINA FOTI / REGGIO CALABRIA – Il presidente della Reggina Lillo Foti ha incontrato la stampa questa mattina per fare il punto sulla stagione appena conclusa e sui progetti per quella futura. “A prescindere dalle prestazioni sportive – le parole del numero uno della società calabrese – mi hanno rammaricato due aspetti: la penalizzazione e la mia squalifica personale. Dopo un percorso tortuoso siamo riusciti a mantenere la categoria. Abbiamo fatto delle scelte che credevamo corrette, abbiamo dovuto cambiare in corsa e abbiamo sofferto molto, soprattutto negli ultimi due mesi. Nei miei 27 anni da dirigente sportivo questo è stato uno dei risultati peggiori conseguiti. Tutti gli errori sono da addebitare alla società. Credevo in determinate situazioni, come la scelta di un tecnico che avevo osservato, anche se in un contesto diverso, ma non ci sono state le risposte che davamo per scontate. La cosa che più mi è dispiaciuta è stata quella di non aver creato un gruppo: i successi della Reggina sono arrivati quando si sono trasferiti valori umani oltre che tecnici. Sono io il responsabile degli schiaffi subiti. L’anno della retrocessione è stato pesantissimo sotto l’aspetto degli investimenti, e quando si commettono degli errori economici e non si raggiungono gli obiettivi, è chiaro che se ne pagano le conseguenze. Non si poteva ammortizzare il danno in una sola stagione e abbiamo dovuto passare anni di problemi e difficoltà, ma adesso le scelte fatte permettono alla società di guardare con più serenità al futuro. L’obiettivo è vincere: non dico che ci sarà la promozione, ma vogliamo vincere. E’ un concetto che deve appartenere a tutti, ai tifosi, alla squadra, al tecnico che la guiderà. C’è grande convinzione da parte mia, conosco il percorso. La mia squadra deve lottare e cercare la vittoria in tutti i modi. Passato questo momento di difficoltà la Reggina vuole riproporsi in una veste più aggressiva. Saranno scelti giocatori e allenatore che abbiano questo tipo di caratteristiche. So già dove andare, ho avuto una serie di incontri. Alla Reggina si sono proposti 3-4 allenatori che nelle ultime stagioni hanno fatto la Serie A, il che vuol dire che la piazza di Reggio ha ancora un discreto appeal. Ci sono 3-4 soluzioni, devo fare le verifiche dirette e capire i loro obiettivi. Con Atzori c’è stima, conosco già la persona, so quello che ha dato. Non so se in questi due anni in contesti sulla carta più ricchi abbia mantenuto le stesse caratteristiche, la determinazione e la cattiveria mostrate fino ai playoff. Dei quattro, solo di uno possiamo dire che è emergente. L’allenatore che arriverà deve aver conseguito dei risultati, ma voglio anche sentire le giuste parole da lui. Il tecnico-manager? Forse mi sono spiegato male, volevo dire che dovrà avere esperienza della categoria e che dovremo confrontare le sue idee tecniche con gli obiettivi della Reggina. Io vivo la Reggina con la stessa passione di sempre”.
Sul progetto ‘B Futura’: “La Lega Serie B porta avanti diverse iniziative radicali, e tra queste c’è B Futura, che prevede la possibilità di portare avanti una proposta di impianti più accoglienti per i tifosi. Da tempo volevo proporre una casa più accogliente per i sostenitori della Reggina e adesso sono appoggiato da questa iniziativa della Lega. C’è già un progetto definito, il commissario prefettizio al comune di Reggio mi ha riferito che è fattibile. E’ un impegno che potrà dare un piccolo aiuto all’intera comunità, se realizzato”.
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