Il rammarico è una sensazione che si porterà avanti, fino all’ultima giornata. Il campionato della Pro Vercelli non è finito. La matematica non ha ancora dato il suo verdetto, quello della retrocessione. Ci si può ancora credere, non fosse per il fatto che la formazione piemontese domani giocherà contro il già retrocesso Grosseto, mentre l’Ascoli avrà di fronte il motivatissimo Verona. Le speranze sono a dir poco misere. Maurizio Braghin, in questo senso, non fa calcoli e pensa giusto all’impegno imminente: “E’ una partita che dobbiamo vincere. Ci sono alcuni problemini, in tutte le zone del campo. Grosseto? Col Livorno hanno fatto bene, soprattutto in attacco. Io mi auguro tuttavia che i ragazzi ripetano la prova espressa contro il Varese”. Come detto in apertura, è tangibile il rammarico che aleggia in società e lo stesso Braghin spiega cosa non è andato per il verso giusto: “Non abbiamo saputo gestire diverse gare, per demeriti nostri e, talvolta, anche di altri. Con 3 o 4 punti in più, non sarebbe cambiata molto. Piuttosto, avremmo dovuto fare un filotto positivo, come è riuscito ad altre squadre. La cosa che spiace è che non siamo mai riusciti a dire ‘Abbiamo giocato male e abbiamo vinto’ “.
TRA RIENTRI E ASSENTI – Sembrava scontato il rientro di Horacio Erpen, ma l’argentino ha avuto qualche problemino nella partitella in famiglia, di metà settimana. Ci sarà, invece, Alessandro Vinci, il quale potrà già essere schierato dal primo minuto. Torna Borghese, il quale ha scontato la squalifica, mentre sarà assente Sini per il giallo rimediato, in stato di diffida, a Vicenza. In avanti, Braghin ha ottenuto buoni riscontri sia da Iemmello che da Ragatzu. Si fa largo anche l’idea De Silvestro, ma Braghin deve ancora sciogliere i dubbi sul modulo. Nel caso in cui preferisca il 4-3-3, al collaudato 4-3-1-2, potrà esserci effettivamente spazio anche per il giocatore di proprietà della Juventus.