Pro Vercelli, Braghin: “Vita difficile, ma chi non lotta sta fuori”

La situazione sembra oramai delineata. Per la Pro Vercelli non sembra esserci futuro nella serie cadetta. Mancano sei giornate, nelle quali bisogna salvare l’onore prima di tutto. Il calendario, poi, non sembra favorire un’eventuale rincorsa al posto playout che dista ben 12 punti. Mister Maurizio Braghin lo sa, non è facile trovare motivazione. E’ proprio questo uno dei punti maggiormente battuti nella conferenza stampa di vigilia: “La vita è difficile a questo punto. Io ho già vissuto una situazione simile ai tempi del Piacenza, in serie A. Noi, tuttavia, giochiamo per una società che ha fatto la storia del calcio. I ragazzi devono essere sempre motivati. Se vedo che qualcuno si tira indietro, non gioca più”.

Dalle motivazioni, il discorso si sposta al tema tattico. Il prossimo avversario sarà un Varese che lotta per un posto nei playoff: “E’ una squadra muscolare – spiega Braghin -, che nelle ultime tre partite ha giocato circa con gli stessi uomini. Saranno arrabbiati dopo la sconfitta contro il Livorno”. Braghin sta pensando di cambiare qualcosa, specie in avanti: “Ragatzu potrebbe rifiatare. Filkor sta bene, sono dieci giorni che si allena. Speriamo di aver qualche buona notizia dall’infermeria anche nei prossimi giorni”. Chi esce dai box è sicuramente Horacio Erpen che torna a disposizione, anche se partirà dalla panchina.

Maurizio Braghin (Getty Images)
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