Federico Gerardi ha giocato contro il Bari la sua prima partita da titolare da quando Pillon siede sulla panchina della Reggina, dopo che invece Dionigi l’aveva lanciato quattro volte nella mischia dall’inizio. Adesso che sente ritrovata la fiducia dell’allenatore, l’attaccante è deciso a dare una mano con i suoi gol per la salvezza della squadra: “Con Dionigi avevo timbrato 4 presenze nell’undici iniziale segnando 3 reti – dice alla ‘Gazzetta dello Sport’ – mentre con il nuovo allenatore solo pochi spezzoni, fino alla sorpresa di venerdì. Non pensavo minimamente di giocare al posto di Comi”. Tra i giocatori della Reggina, Gerardi è tra quelli con la maggiore esperienza in fatto di salvezze, avendone in qualche modo conquistate due l’anno scorso: “Fino a dicembre con il Grosseto e da gennaio con l’Ascoli. Quella in bianconero la sento più mia, avendo realizzato due gol decisivi nel finale di torneo che fruttarono 6 punti per la permanenza. Come si esce vincenti da queste situazioni? Innanzitutto con uno spogliatoio che remi tutto nella stessa direzione, non commettendo errori su calcio da fermo, sfruttando le occasioni favorevoli e non mollando mai. Sicuramente le prossime tre gare delineeranno meglio la situazione. E’ una vera bagarre con 12 squadre impegnate a schivare i playout: dalla Juve Stabia con 45 punti fino ad Ascoli e Bari a 40 ci siamo tutti dentro. Per essere certi della permanenza bisognerà raggiungere quota 52, ma credo 50 sarà sufficiente”. Come già detto in passato, Gerardi non si sente solo un’alternativa a Comi: “Credo di poter coesistere con Comi e Di Michele, perché nel 4-3-3 con la Salernitana e col Portogruaro ho fatto sempre l’esterno d’attacco, sacrificandomi anche in fase difensiva”. Quindi, sul prossimo avversario, la Ternana: “Ci sono stato in C1 quando giocavo con il Monza e perdemmo 1-0. Visto che non segno da cinque partite, spero di tornare al gol in una sfida vitale per il nostro futuro”.