L’attaccante della Reggina David Di Michele ha concesso un’intervista al Corriere dello Sport. Ecco alcune delle sue parole: ”Quando smetto? A 40 anni, come Totti… Spero che la Reggina si salvi anche grazie ai miei gol, lo spero davvero tanto. Cosa non ha funzionato con Dionigi? Non so cosa si sia inceppato. Siamo stati anche tanto sfortunati. Ma lui ha fatto un grande lavoro che resta. Il rammarico è tanto, ma abbiamo l’obbligo di guardare avanti. Cosa è cambiato con Pillon? Sono scattate motivazioni personali. Nella testa dei giocatori si è innescato qualcosa di positivo, ci siamo tutti presi le nostre responsabilità. C’era forse un problema irrisolto all’origine che si trascinava da tempo. L’arrivo del nuovo tecnico ne ha accelerato la soluzione. La lotta per la salvezza è complicata. La quota per mettersi al sicuro si sta alzando e siamo sempre a un punto dei play out. Inutile fare tabelle. Dietro stanno andando tutti molto forte. Tante squadre in 4 punti. Basta una sconfitta per tornare al punto di partenza, invischiati sino al collo nella zona retrocessione. Noi abbiamo tanta qualità e stiamo acquisendo consapevolezza dei nostri mezzi. Ma ogni gara da qui alla fine dovrà essere una battaglia da combattere con determinazione. A cominciare dalla Ternana. Futuro? Innanzi tutto la salvezza. Poi non dimentico l’affetto e la considerazione che il presidente ha avuto per me. Ho un altro anno di contratto e vorrei chiudere la mia carriera qui. Poi mi auguro di continuare a lavorare anche da dirigente nella Reggina”.
Marco Orrù