Si è tenuta ieri una delle audizioni più importanti del filone barese ‘bis’ dell’inchiesta calcioscommesse, quella di Marco Esposito. L’ex calciatore del Bari ha confermato quanto già detto ai magistrati della giustizia ordinaria nell’interrogatorio dello scorso 3 ottobre in merito alle partite contro Treviso (11 maggio 2008) e Salernitana (23 maggio 2009): “Io ho preso soldi per perdere la partita (contro il Treviso). C’erano delle persone che non volevano fare quella combine, come Cristian Stellini. Ricordo che si chiuse la porta dello spogliatoio, penso il giorno prima della partita, di venerdì mattina. Giocai la partita, poi passò da casa mia Ivan Raijcic che mi diede 20 mila euro. Sono quasi sicuro che i soldi provenissero dalla società del Treviso”. Riguardo all’altra gara, Esposito ha raccontato anche che inizialmente lui e Stellini avevano proposto alla squadra di regalare la partita alla Salernitana: “Lo dicemmo ai ragazzi e loro ci dissero che senza soldi avrebbero giocato per vincere. La mattina del sabato si sbloccò tutto. Per De Vezze e Guberti i soldi (150 mila euro) erano pochi”. L’allenatore Antonio Conte, invece, non sarebbe stato informato di nessuna delle due combine. Gli interrogatori proseguiranno fino a metà marzo, e i deferimenti arriveranno ad aprile, anche se per Bari-Treviso, da cui sono passati ormai quasi cinque anni, potrebbe scattare la prescrizione.