Bari, Bellomo: “Questa città deve tornare in Serie A”

Nicola Bellomo

Il centrocampista del Bari Nicola Bellomo ha rilasciato una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’. Eccone i passaggi più salienti:

Mancato trasferimento in A: “Ci ho sperato, ma è andata così. Ringrazio la società, il mio procuratore Davide Lippi, il direttore Angelozzi. So che hanno fatto tutto per il mio bene. E’ chiaro che la possibilità di andare subito in un grande club mi allettava. Ma c’era anche l’ipotesi concreta di dover restare comunque a Bari sino al termine del torneo”.

Obiettivi: “Prima la salvezza, poi verrà anche la A. E magari torno in azzurro. Mi aspettavo una chiamata, non sto giocando male. Comunque la vita mi ha insegnato a lottare presto e non mi arrendo facilmente.Non ho preferenze, l’importante è approdare in A. Non ho smesso di sperarci e continuerò a lavorare per questo obiettivo. Ma nella testa ora ho il Bari e niente altro. Voglio rassicurare tutti: non ci sono delusioni da smaltire”.

Momento della squadra: “Sapevo dall’inizio che sarebbe stato difficile. La penalizzazione si fa sentire. Questa squadra è giovane, la più giovane di B, ma ha anche valori forti e qualità. Oltre a un bravissimo allenatore come Torrente. Gli devo molto, come a Conte che mi ha fatto esordire in B. Resto fiducioso e ottimista. Io faccio sempre la mia parte. A volte mi riesce meglio di altre. Nell’ultimo periodo stiamo accusando dei problemi soprattutto perché gli avversari ci conoscono di più e non ci concedono spazi o profondità. Si è visto con l’Ascoli e con la Ternana che pure giocava in casa. Dobbiamo essere più concreti. Mentalmente, poi, la classifica ora pesa un po’. Bisogna ritrovare la tranquillità iniziale”.

Giovani: “Tanti di noi stanno dimostrando che in Italia ci sono giovani di qualità. El Shaarawy, Insigne, Verratti, Immobile non vengono dal niente. Stanno emergendo Galano, Zaza davvero fortissimo, Fedato bravissimo considerando che giocava in Eccellenza. Certo servono più coraggio e maggiori incentivi. Ma è un discorso che non vale solo nel calcio”.

Il sogno: “Mi piacerebbe che Bari tornasse in A. Lo merita, è una grande città che ha dato tantissimo al calcio italiano. La Serie B non è il suo posto”.

Gestione cookie