Il direttore sportivo del Varese Mauro Milanese ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale della società, facendo il punto sul ritiro invernale e sugli obiettivi per il prosieguo della stagione: “Ho ritrovato la squadra con una buona voglia di riprendere il lavoro, per migliorare ancora nella seconda parte della stagione. Tutti sanno che non basta mai quello che è già stato fatto. Bisogna sempre dare e fare di più. Questo è il dna del Varese. Il recupero della gara col Brescia ha modificato i piani di lavoro, ma caricheremo lo stesso la prima settimana di lavoro perché arrivare bene sino in fondo, ovvero alla fase primaverile e decisiva del campionato, è più importante di una singola partita. Qui a Roma il programma di lavoro prevede, per tutti i giorni, tranne domenica, due sedute, poi si ritornerà a Varese per completare e riequilibrare la preparazione. Tutto è nuovo, quindi non abbiamo letteratura, compresi i dieci giorni di sosta. Però la risposta alla ripresa è stata positiva, favorita dalla struttura che ospita questo nostro ritiro invernale. Campo, hotel, palestra: tutto nel giro di pochi metri. Sarebbe stato più logico allungare la pausa sino al 1 febbraio, ma nel calcio moderno bisogna anche fare i conti con i diritti televisivi, quindi con le esigenze dei mezzi di comunicazione che pagano, e anche con gli imprevisti, vedi i recuperi delle gare non disputate, che non mancano mai e da qualche parte bisogna pure infilarli. Comunque, in generale, questa è una fase della stagione da studiare e da ristudiare per trovare la soluzione ideale, a vantaggio di tutti, tifosi compresi, visto che sono loro, da sempre, il motore del calcio. Tre caratteristiche per costruire a tavolino un calciatore da Varese? Facile: voglia, qualità, gambe“. Chiusura su Riccardo Fiamozzi, appena convocato da Devis Mangia per lo stage dell’Under 21: “Vedere un altro nostro calciatore in Under 21 è motivo di grande orgoglio per tutta la società, è simbolico e importante per un club come il nostro ed è anche significativo che questo sia successo dopo la trasformazione estiva di Fiamozzi da ala a terzino destro. Tuttavia, se non ci fossero stati i meriti di Riccardo, la sua voglia, il suo spirito, tutto ciò non sarebbe stato possibile, quindi la soddisfazione deve essere anche sua. E meritata”.