Sassuolo, intervista doppia Boakye-Chibsah

Richmond Boakye

La ‘Gazzetta dello Sport’ ha sentito i due ghanesi del Sassuolo, Richmond Boakye e Raman Chibsah, in una curiosa intervista doppia che vi riportiamo:

Con la doppietta alla Reggina, Boakye ha raggiunto quota 6 gol, mentre Chibsah è a 1.
Boakye: “Punto a 15 gol, sono sicuro di arrivarci. Pregare mi aiuta molto”.
Chibsah: “Sì, ma sei anche fortunato…”.
B.: “Vai a rivederti su Youtube cosa ho fatto sabato o l’anno scorso al Verona in Coppa Italia. La verità è che tu sei bravo, ma calci male, dovresti fermarti un’ora dopo gli allenamenti. Quando ho fatto il ritiro con la Juve, Conte mi ripeteva sempre: ‘Se vuoi diventare uno forte, non accontentarti mai. Lavora e lavora’. La Juve è una società seria”.
C.: “Tutte le società sono serie”.
B.: “Direi di no, basta guardarsi in giro. Il Sassuolo è l’opposto della Juve, ma ti permette di lavorare nelle condizioni migliori”.

Boakye ha vinto uno scudetto, due Supercoppe e una Coppa Italia con il Genoa Primavera, una Supercoppa Italiana con la Juve. Chibsah, un torneo di Viareggio con la Juve.
Chibsah:
“Tu a Pechino sei rimasto in tribuna…”.
Boakye: “Sì, ma la medaglia l’hanno data anche a me”.
C.: “Quest’anno vedrai che arrivo a 5 gol: sono fermo a uno”.
B.: “Scommettiamo di no? Se ce la fai ti regalo uno shamballa in oro (tradizionale braccialetto ghanese, ndr)”.

Con Di Francesco, il Sassuolo ha cambiato decisamente mentalità.
Boakye: “L’atteggiamento è molto più offensivo: per noi attaccanti è l’ideale. Il mio modello è Eto’o”.
Chibsah: “Posso fare il play davanti alla difesa o la mezz’ala destra o sinistra. Il mio modello è Xabi Alonso”.
B.: “Nelle qualificazioni di coppa d’Africa ho giocato anche da trequartista: due assist”.
C.: “Sì, ma contro il Benin, una squadra di morti”.
B.: “E allora? Vedrai a gennaio, ricordati che il Ghana è tra le favorite con la Costa d’Avorio. E come mai tu non sei ancora in nazionale?”.
C.: “Calma, per ora sono titolare dell’Under 20”.

Boakye, in prestito dalla Juve che l’ha in comproprietà col Genoa, tra un anno è destinato comunque alla Serie A.
Boakye: “Spero di andarci con il Sassuolo e poi di tornare alla Juve. Il ritiro di quest’estate mi ha imparato molte cose”.
Chibsah: “Si dice insegnato”.
B.: “D’accordo, mi ha insegnato molte cose. E penso di essere pronto”.
C.: “Io non faccio previsioni, vivo alla giornata. Potrei anche finire al Parma (che l’ha in comproprietà con la Juve, ndr)”.

Boakye è in Italia da quattro anni, Chibsah da uno e mezzo. Si sono conosciuti a Sassuolo, sono legatissimi e a dividerli è soltanto la religione.
Boakye: “Amo il vostro Paese, mi dicono che negli stadi ogni tanto ci sono brutti episodi di razzismo. Mai visti, al massimo c’è qualche difensore che mi ricorda il colore della pelle e io sto zitto: ha detto solo la verità”.
Chibsah: “Anche a me non è mai successo”.
B.: “Strano, perché tu sei più nero di me (e fa un confronto avvicinando le mani, ndr). In Ghana sono gran parte cattolici, io però ho scelto di essere cristiano evangelico e frequento una chiesa di Modena”.
C.: “Io sono musulmano e vado in una moschea qui vicino. Nostalgia di casa? Ogni tanto, la sera. Per non pensarci, ci troviamo a mangiare insieme”.
B.: “Cucino sempre io”.
C.: “Non è vero, sei un disastro: tocca a me preparare il banku (una specie di focaccia di mais e tapioca, ndr). Poi te ne vai senza lavare i piatti”.

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