Vicenza, Pisano: “In trasferta siamo più concreti”

Marco Pisano è tornato in campo contro l’Ascoli dopo quasi un mese, quando il suo Vicenza è rimasto in 10 per l’espulsione di Martinelli. “Siamo in tanti – spiega il difensore in un’intervista al ‘Giornale di Vicenza’ – e tra noi c’è una sana competizione. Finora la squadra è stata fatta anche in ragione degli eventi esterni, cioè infortuni e squalifiche. È normale, quindi, che in un contesto così la formazione cambi spesso. Quel che è positivo è che tutti quelli che sono scesi in campo si sono fatti valere. L’unica cosa che non va bene è quando qualcuno deve fare i conti con infortuni di una certa entità. Penso in particolar modo a Gentili: mi dispiace davvero per lui. La partita? Da quando ci siamo ritrovati in dieci le scelte per noi erano obbligate: dovevamo pensare prima di tutto a chiudere e poi a ripartire con tutta la gamba possibile. Il pareggio è stato giusto. Nel finale avremmo potuto subire il gol, ma sarebbe stata una beffa per quel che si è visto in campo. Anche perché, con un po’ di lucidità in più, avremmo potuto pensare al colpaccio”. Pisano ha tentato anche di spiegare perché la squadra rende meglio in trasferta che in casa: “Secondo me questo succede perché fuori giochiamo con la mentalità che servirebbe sempre. Mi spiego: in casa gli avversari ci concedono di giocare fino alla trequarti e quindi possiamo prenderci il lusso di essere belli e di cercare le giocate di un certo tipo. Lontano del Menti, invece, bisogna badare al sodo. Cosa che dovremmo fare sempre, in casa e in trasferta. Dobbiamo imparare ad essere concreti. A noi manca qualche vittoria e dobbiamo capire che i successi arrivano con due o tre azioni importanti, non con quindici, diciamo così, di contorno”.

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