Il Direttore Sportivo del Verona Sean Sogliano è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa per parlare del momento della squadra e del mercato imminente. Ecco le sue parole, riprese dal sito ufficiale del club veneto: ”Un avvio positivo, dopo 15 partite si capiscono già tante cose. Dobbiamo credere in quello che stiamo facendo, un po’ di autostima è arrivata. Ogni gara ha delle grosse insidie, come quella di sabato: ho visto il Cittadella a Padova e non meritava di perdere. E’ una squadra in grado di metterti in difficoltà, ci vuole la rabbia giusta e la voglia giusta per fare una battaglia. Questo è l’atteggiamento che voglio vedere nella squadra. Oggi non bisogna fare bilanci, non mi interessa sapere i promossi o i bocciati. Quello spetta ad altri dirlo. A me interessa chi onora la maglia e ci mette l’impegno, la squadra sta facendo il massimo. Non diciamo nemmeno che chi non gioca deve essere messo sulla graticola, perché se no si creano delle problematiche che ad oggi non esistono. Io boccio chi non si comporta bene, chi non onora la maglia e chi dà un contributo inferiore rispetto a quello che gli viene chiesto, da un punto di vista prima morale e poi tecnico. E infatti le scelte fatte in questo momento sono nei confronti di chi sta meglio: quando uno viene chiamato deve farsi trovare pronto. Questo è lo spirito giusto. Bojinov si aspetta di giocare di più, è normale, quando è entrato ci ha fatto vincere. E va preso d’esempio, perché ha lo stato d’animo giusto. I giovani? Per loro è più difficile giocare nel Verona, la pressione è tanta. Loro devono essere bravi a conquistare la stima dei compagni, dell’allenatore e della società. Calvano è finito in Primavera e c’è un motivo: ha perso la mia stima, ha perso la stima di tutti, perché deve sapersi comportare prima di mettere una maglia. Spero che lo capisca, è una mia scelta che si allena con la Primavera. L’ho voluto io, perché deve capire delle cose: se le capisce è un giocatore che ha grandi mezzi, se non le capisce parleremo con il Milan e troveremo una soluzione. Finché non mi dimostra certe cose sta in Primavera. Jorginho? Il mercato inizia adesso per i giornalisti, per noi no. A me fa piacere se c’è interesse per il ragazzo, lui è uno serio, non si monta la testa e sa la differenza delle cose che si scrivono rispetto a quelle che si fanno in realtà. Il suo futuro è il Verona, è l’Hellas e, soprattutto, oggi il suo futuro è il Cittadella, perché è il prossimo impegno che ci aspetta. Cacia dipendente? No, assolutamente no. Per noi è un giocatore importantissimo, lo abbiamo cercato e voluto a tutti i costi. Ma il Verona non dipende da nessun singolo. Lui ha fatto 10 gol e sarebbe troppo facile fare i complimenti a Cacia, ma non è giusto collegare i risultati ottenuti da quello che fa soltanto un singolo. Lui, invece, deve continuare ad avere questo atteggiamento. Il gioco della squadra? Siamo migliorati molto dall’inizio, come gioco e come solidità. E come consapevolezza nei nostri mezzi. L’unica cosa che vorrei in più è di avere rabbia in fase conclusiva. La squadra non si specchia troppo, il gruppo è serio. Noi facciamo la partita, ci manca più rabbia per finalizzare quando siamo in vantaggio. Ma è una molla che deve scattare dentro di noi”.
Marco Orrù
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