Nel Livorno che vola in classifica uno dei segreti principali è certamente l’attacco, vero punto di forza della squadra di Nicola. Ma nelle ultime settimane si è (ri)messo in mostra un portiere che nonostante la giovane età sembrava finito nel dimenticatoio. Stiamo parlando di Vincenzo Fiorillo. Il ragazzo ha adesso 22 anni, a gennaio 23, ma lo si conosce da quando ne aveva 18. A quell’età aveva esordito in Serie A con la maglia della Sampdoria, con la quale a livello giovanile aveva vinto tutto e aveva fatto esclamare a tutti: ”Questo è l’erede di Gigi Buffon’. Ma le cose, si sa, talvolta possono prendere una strada diversa da quella che ci si immagina. Fiorillo spicca il volo in prestito verso altri lidi, ma non riesce a sfondare. Con Reggina e Spezia non trova continuità e in maglia doriana ritorna solo per fare il terzo portiere. La sua vetrina sono le presenze con le varie Under azzurre. Nell’ambiente pallonaro Fiorillo comunque rimane molto considerato. La scorsa estate poi arriva la chiamata del Livorno. Andato via Bardi, direzione Novara, via Inter, gli amaranto hanno bisogno di un nuovo portiere da affiancare a Mazzoni. Arriva in prestito dalla Sampdoria e inizialmente parte dietro al più esperto collega. Poi arriva l’infortunio di Mazzoni e la chance da titolare. Dalla partita con la Reggina Fiorillo si è preso la porta del Livorno e non l’ha più mollata, abbinando prestazioni di alto livello. E proprio oggi, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Buffon ha fatto anche il suo nome in una ristretta cerchia di giovani portieri degni di essere il suo erede.
Marco Orrù