Verona, due anni con Mandorlini: “Mi sembravano di più!”. E sulla Ternana…

Andrea Mandorlini

Era il 9 novembre 2010 quando il Verona allora in Prima Divisione assunse come allenatore Andrea Mandorlini, reduce dall’esperienza in Romania al Cluj con cui aveva vinto scudetto, coppa e supercoppa. Domani compirà quindi due anni l’avventura del tecnico di Ravenna sulla panchina gialloblu, due anni in cui sono arrivati una promozione in Serie B passando dai playoff, la qualificazione ai playoff per la A nella stagione da neopromossa, e al momento un secondo posto. “Un bilancio? Non guardo mai indietro, sono contento, ma mi sembra di essere qui da più tempo – le parole del tecnico riportate dal sito ufficiale -. Sono stati due anni da protagonista, i numeri sono importanti nel calcio e sono a favore nostro. L’impressione è che qualcosa stia crescendo sempre di più. Allenare, giocare e parlare del Verona non è facile, ma ti trasmette una responsabilità importante. Ogni volta che andiamo a giocare per i nostri avversari è la partita della stagione, perché tutti dicono che siamo i più forti e per noi ogni partita diventa difficile”.
E a proposito di partite difficili, dopo la vittoria contro il Sassuolo capolista, sabato si va in casa della Ternana: “Mi sono piaciute tante cose contro il Sassuolo, avevamo solo da perdere e abbiamo pensato unicamente alla partita, senza condizionamenti legati alla classifica. Per questo ho fatto i complimenti ai ragazzi, hanno pensato al gioco e all’equilibrio generale, senza pensare ad altro. Mi piace guardare alle grandi squadre, perché noi dobbiamo diventare così. La Ternana è una squadra tosta, in casa gioca bene ed è solida. La partita va preparata bene tanto quanto il Sassuolo. Rafael e Moras? Stanno meglio, vediamo venerdì nella rifinitura. Bacinovic? Non ci sarà, all’ultimo ha avuto un problema al polpaccio. Insieme a lui restano a casa Fatic e Pugliese”.

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