Il tecnico del Verona Andrea Mandorlini, protagonista la scorsa settimana di tutte le polemiche prima e dopo Livorno-Verona, vuole dimenticare l’accaduto e pensare solo al presente, che si chiama Lanciano. Ecco le sue parole in conferenza stampa, riportate dal sito ufficiale del club veronese: ”E’ stata una settimana particolare, bisogna chiudere tutto e preparare una partita importante e delicata. E comunque dimenticare in fretta. Le mie dichiarazioni pre-Livorno? Abbiamo fatto un comunicato insieme alla società, atteniamoci a quello, il resto vedremo. Morosini? L’accostamento mi ha ferito molto, perché ci sono in mezzo dei sentimenti al di là di quello che si è detto e si è scritto. Mi ha fatto molto piacere quello che ha detto la famiglia, una cosa bellissima. E poi mi ha fatto piacere il comunicato della mia società. Non ho altro da dire, né sul deferimento né sul resto. Sono solo state dette delle cose errate, magari ne ho dette anche io alcune errate. Ora andiamo avanti, il comunicato semplifica tutto quello che è stato fatto. Tre partite in 10 giorni? Bisogna prepararle bene, al di là delle tre gare, pensiamo al Lanciano. Ci sono stati diversi problemi di squadra, qualcuno non è ancora risolto e ce lo porteremo fino a prima dell’inizio. Non rischierò Rafael, valuterò fra Nicolas e Berardi. Anzi, a dire la verità vi svelo un segreto: deciderà Ermes Morini, il preparatore dei portieri. Lui ha la scelta, io mi fido, è bravissimo e so che deciderà per il meglio. Cacia? Non si è mai allenato, solo un po’ durante la rifinitura. Vuole esserci a tutti i costi, vedremo all’ultimo momento. Ci sono 20 convocati, neanche Carrozza è disponibile. In settimana il lavoro è stato fatto bene, nonostante la settimana sia stata travagliata. Cosa mi è piaciuto della gara di Livorno? Beh, si è parlato poco di questa gara, c’erano cose più importanti. Il presidente ha fatto i complimenti ai ragazzi, hanno fatto una partita che è passata all’ultimo posto. Siamo stati bravi ed equilibrati, nonostante qualche rischio che non si capisce perché si stacchi la spina quando domini così a lungo una partita. Ma ogni tanto ci capita, come giustamente ha detto il presidente potevano anche pareggiare. A volte pensiamo che sia fatta, invece la partita ha tanti aspetti. Dobbiamo guardare le grandi squadre per migliorare, quello deve essere il nostro punto di arrivo. E’ impensabile comunque che non concedere mai qualcosa agli avversari. Quando giochiamo questa squadra mi piace. Dobbiamo essere più cattivi fra virgolette, la squadra è cresciuta e siamo lì. E non è scontato essere in quella posizione. Bojinov? Ho sentito le sue interviste, al di là della presenza in campo è un esempio anche per quello che dice. Questo deve essere lo spirito della squadra, dei giocatori, e come lui che ha vissuto palcoscenici importanti sa che conta la squadra. Perché conta solo la squadra e il risultato. Gomez? Mi ha fatto arrabbiare, per questo l’ho sostituito. Non stava dove dicevo io, poi gli ho detto che ha fatto delle situazioni sue importanti ma lui poteva farne delle altre ancora più importanti. E’ anche da capire, perché vuole cercare il gol che gli manca”.
Marco Orrù