E’ cresciuto nel vivaio del Milan ed era arrivato in prima squadra con tante speranze di un futuro in rossonero, ma, dopo anni in prestito in giro per l’Italia, Davide Di Gennaro ha trovato la sua dimensione allo Spezia, che in estate ne ha acquistato il cartellino. “Una società ambiziosa che ha speso tanto – le parole del trequartista, dalle colonne della ‘Gazzetta dello Sport’ -. Certo, dopo il debutto al Milan, tra l’altro nel giorno dell’addio di Costacurta, per anni l’obiettivo è stato giocare in rossonero. Ma sono realista, se non sono mai stato ripreso è perché sul campo avevo dimostrato di non essere pronto. Devo ringraziare Bergodi che a Modena mi ha dato la possibilità di tornare a giocare dopo 6 mesi terribili. E’ stata la mia stagione migliore”. Dopo essere stato protagonista del mercato, lo Spezia ha avuto un inizio di campionato altalenante: buona partenza, poi tre sconfitte consecutive, e adesso due vittorie che hanno riportato la squadra in zona playoff. “L’obiettivo dichiarato è andare in A in due anni – dice Di Gennaro -, ma nessuno ci vieta di anticipare i tempi. Il gruppo è stato stravolto, sono arrivati una ventina di nuovi giocatori, mentre Sassuolo e Verona, le grandi favorite, possono puntare su un gruppo ormai consolidato. Inoltre fatichiamo ad adattarci al campo sintetico del Picco, almeno io mi trovo male. E’ un altro tipo di calcio: velocità del tiro difficile da prevedere, rimbalzi irregolari. Soltanto Porcari, che giocava a Novara, non ha problemi”.
