REGGINA FOTI – A margine della conferenza stampa del tecnico Dionigi in vista della partita col Modena, è intervenuto il Presidente Pasquale Foti per parlare dell’attualità riguardante il mondo amaranto, dopo le dure parole dello stesso Presidente dei giorni scorsi. Ecco il suo discorso, ripreso dal sito ufficiale del club calabrese: ”Mi sembra doveroso alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane, rendervi partecipi delle vicende societarie. Veniamo fuori da un mercato assai complesso durante il quale la Reggina ha dovuto fare delle scelte in linea con il momento attuale. Già alla fine dello scorso campionato avevamo fatto delle valutazioni, comunicate con estrema chiarezza ai diretti interessati, in merito al loro futuro in amaranto, convinti di poter trovare per loro soluzioni in grado di poterli soddisfare professionalmente. Ci sbagliavamo. E’ bene fare chiarezza dunque sulle cifre, perchè sul tema ho letto un po’ di confusione di recente. I sette calciatori, il preparatore atletico ed il dirigente che non fanno più parte del nostro progetto gravano sul bilancio societario per un totale di 2.100.000 euro. L’intero organico facente parte della rosa, invece, ha un costo di 2.700.000 euro, cui va aggiunto il costo dello staff tecnico. Ovviamente stiamo prendendo in considerazione soltanto una delle innumerevoli voci a carico del nostro club. In questa stagione, 21 delle 22 società di B hanno ricavi stimabili intorno ai 6 milioni di euro. Fa eccezione il Verona che, grazie ad un territorio particolarmente ricco e ad una grande affluenza allo stadio, si aggira intorno agli 8 milioni. E’ facile realizzare, dunque, che le nostre spese superino i ricavi di qualche milione di euro ed è altrettanto facile relizzare che il costo dei professionisti che non rientrano nel progetto assorbe oltre il 30% dell’intero ricavato. La Reggina è avviata ad un percorso di riduzione dei costi ma adesso è in grave sofferenza. Fallimento? Dobbiamo lottare e con l’impegno di tutti riusciremo ad ottenere qualcosa di positivo. Certo, speravamo nella maggiore disponibilità di chi, in passato, ha ricevuto tanto dalla Reggina”.
CALCIATORI IN ESUBERO – Antonio Marino ha avuto tre opportunità di trasferimento: la Nocerina e la Cremonese con le stesse garanzie economiche che ha attualmente la Reggina e una squadra ucraina che gli avrebbe garantito uno stipendio doppio per tre anni a circa duecentocinquantamila euro. Zizzari con le opportune garanzie economiche non ha ritenuto opportuno accettare la destinazione Monza, Colombo avrebbe voluto avvicinarsi a casa ma non c’è stata questa possibilità. Mi dispiace, invece, non esser riuscito a trovare una sistemazione adeguata ad un atleta valido ed un professionista importante come Pietro Marino. Bonazzoli, secondo me, aveva chiuso la sua esperienza con la Reggina. Questa, lo ribadisco perchè ne sono certo, è la sua volonta. E’ altrettanto vero, non faccio fatica a dirlo, che in questa decisione rientrino anche errori nostri. Abbiamo cercato di assecondarlo, allegerendoci di uno stipendio che al lordo ci costa 750 mila euro ma non ha trovato un accordo con il Cesena. Ho provato a convincere Emiliano riaprendo un dialogo con tutte le mie forze e la mia disponibilità ma probabilmente la sua unica volontà a questo punto è quella di chiudere con la Reggina.
PROPOSTE PER IL FUTURO – Per superare un momento del genere è necessaria sinergia tra le parti in causa. Ringrazio pubblicamente il presidente Abodi e Tommasi per il ruolo che mi hanno attribuito in questa causa. Parlo con estrema sincerità, come potete vedere. Non c’è nulla di oscuro e adesso i numeri, oggettivi e reali, sono sotto gli occhi di tutti. Penso che alcune garanzie della categoria dei calciatori vadano ridiscusse, come è stato fatto alla luce del momento attuale per ogni altra categoria di lavoratori, sempre con il massimo rispetto per tutti.
La crisi è reale e sta stringendo il calcio. Io penso che una considerazione possa riassumere tutto: i calciatori hanno bisogno dei club calcistici e i club dei calciatori. Eppure, ci sono sempre più calciatori e sempre meno club di calcio. Il sistema, così, collasserà.
Credo che dalla Reggina siano partite due proposte che stanno raccogliendo l’attenzione di tutte le parti in causa a livello nazionale, nell’augurio che possano trovare la disponibilità dell’AIC per un accordo.
Prima di tutto, stabilire che un contrattualizzato, davanti ad un offerta di trasferimento che rispecchi le condizioni economiche del contratto in essere, non possa offrire più di un rifiuto o al massimo due. Alla terza proposta dovrebbe accettare automaticamente.
Poi, sarebbe bene inserire delle clausole nei contratti che prevedano una rescissione, naturalmente con una penalità da stabilire, di fronte a situazioni di particolare criticità finanziaria.
FIDUCIA NELLA REGGINA – Oggi la Reggina ha uno staff tecnico di livello ed un organico giovane ma di qualità. Un gruppo omogeneo, di ragazzi per bene, di ragazzi che si riconoscono nella Reggina: siamo un gruppo vero, un gruppo compatto. Nella mia lunga esperienza nel calcio ho capito sia questo il presupposto indispensabile per una buona riuscita, i gruppi solidi sono sempre stati gruppi vincenti. Dobbiamo avere la pazienza di aspettarli, di rispettare il lavoro di mister Dionigi e la loro crescita. Dobbiamo stare uniti e mi auguro che la nostra gente voglia star vicino a questi ragazzi perchè sono certo che questa squadra possa dar loro soddisfazioni”.
di Marco Orrù