Ieri vi avevamo riportato un comunicato ufficiale del Varese in cui la società del presidente Rosati forniva la sua versione dei fatti sui contestati episodi della sfida contro la Virtus Lanciano (clicca qui). Il club abruzzese non ha accettato tale ricostruzione, e ha risposto con un altro comunicato (che sul sito ufficiale è corredato da video e immagini delle azioni al centro delle polemiche):
“Evitando di tornare su questioni di fair play e lealtà sportiva, precisiamo sulla questione Mammarella-Neto: l’intervento falloso del capitano varesino è solare in quanto, anche quando non vi fosse stato contatto, la semplice entrata a gamba alta e tesa costituisce ‘gioco pericoloso’, quindi fallo e conseguente interruzione del gioco.
Questo per dire che la sostanza è la seguente: il gol è chiaramente irregolare; se poi nessuno fischia o sbandiera e qualcuno perde la partita per questo … PAZIENZA! Pensiamo alla prossima.
Ma sull’episodio della rissa, la ricostruzione fatta nel comunicato dell’A.S. Varese è un elaborato di pura fantasia e non possiamo accettare che rimanga senza risposta.
La rissa è stata innescata, come documentato fedelmente dal video e come sottolineato dal commento audio negli highlights di SKY, dal gesto incomprensibile e sconsiderato del DS varesino Mauro Milanese (giustamente allontanato dal terreno di gioco) che si è alzato ed è andato a spintonare Roberto D’Aversa (che non alza le mani su nessuno), letteralmente precipitato nella ‘fossa’ della panchina ospite (lontano da Milanese) dopo uno scontro di gioco, ben dopo la caduta (e mentre D’Aversa si sta rialzando) e per qualsiasi altra ragione ma non certo quella di ‘proteggersi’.
Con questo si spera di chiudere una polemica che ha avuto una coda sin troppo lunga”.