Il gioco che ha segnato un’epoca, la svolta che ha dato un senso ai tornei organizzati dai bambini e adolescenti, dai ragazzi ai più grandi. Già la copertina era tutto un programma: David Beckham nel Regno Unito, Andreas Moller in Germania, Raul in Spagna, David Ginola in Francia e Paolo Maldini in Italia. Le piattaforme utilizzate per sviluppare il gioco erano molteplici come di norma: Play station, PC CD-Rom, Sega Mega Drive, Sega saturn, Game Boy, Nintendo 64. Tra le novità della serie prodotta da EA sports, troviamo: la personalizzazione delle squadre e dei giocatori, 16 stadi diversi con una grafica stupenda, la modalità “Road to World Cup 98” e rose delle squadre e delle nazionali molto accurate. Viene data la possibilità di disputare 11 campionati diversi: si passa dai classici più importanti d’Europa, alla MLS americana, fino al campionato della Malesia per arrivare al brasiliano. La colonna sonora e l’intro propongono la canzone più famosa di tutti i videogame: Song 2 dei Blur. Le telecronache anche erano memorabili, con Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli a condurle con frasi diventate storiche. Ulteriori elementi di pregio che troviamo sono la possibilità di battere i calci di rigore con il “cucchiaio”, il limite dei 99 gol segnati per squadra e la possibilità di giocare indoor disputando partite di calcio a 5. Unica pecca è la poca possibilità di gestire il calciomercato durante la stagione del campionato; il difetto rimane però circoscritto, perché poi il passaggio dei giocatori da semplici omini a persone definite rende il videogame fortemente realistico, oltre all’introduzione di nuovi cori durante la partita e alla maggiore giocabilità rispetto a FIFA ’97.
Simone Mensitieri