Tanta emozione per Davide Dionigi, nel giorno della sua presentazione come tecnico della Reggina. In una abbellita sala “1914” dello stadio Granillo, l’ex tecnico del Taranto è intervenuto assieme al presidente Foti ed al ds Giacchetta: “Tornare per la quarta volta in una società, nel giro di 15 anni, è motivo di orgoglio. Ringrazio i dirigenti, che mi danno la possibilità di allenare in Serie B. Già nella passata stagione c’era stata l’opportunità di tornare”.
“Ci siamo subito accordati reciprocamente per un biennale – spiega Dionigi – Ho poca esperienza, ma nelle due stagioni a Taranto ho ottenuto risultati. Il sistema di gioco va adattato alle caratteristiche dell’organico, non prescinderò dalla difesa a tre. L’attaccante moderno se non fa la fase difensiva non gioca. Nella mia squadra è difficile avere un bomber da 20 gol, non voglio caricare un solo uomo di questa responsabilità. Quando guidi una squadra, ti devi confrontare con tante teste diverse. L’uomo è una creatura particolare, se tocchi l’orgoglio viene fuori il lato negativo – qui Dionigi va sulla spiritualità, cui tiene molto – E’ quella la parte che poi cementa, e invece di carbonio diventa diamante”.
Paolo Ficara