Stefano Mauri e Omar Milanetto tornano in libertà. Il Gip della Procura della Repubblica di Cremona, Guido Salvini, ha ordinato la revoca degli arresti domiciliari per i due calciatori, finiti in manette nel corso del terzo filone dell’indagine sul calcioscommesse, in quanto non esisterebbero più le condizioni per misure cautelative nei loro confronti.
Questo non significa, dunque, che i due sono innocenti o che le accuse contro di loro sono improvvisamente cadute, tutt’altro: il gip ha infatti specificato, nell’emanare l’ordinanza, che la loro posizione dovrà essere ulteriormente aggiornata e, in particolare per quella di Omar Milanetto, afferma: “Con riferimento alla vicenda del derby Genoa-Sampdoria che, pur non essendo stato oggetto di contestazione nella misura cautelare, può costituire un elemento sintomatico di condotte illecite nell’ambito delle partite disputate dal Milanetto”.
Intanto però l’avvocato difensore dell’ex Genoa, Mattia Grassani, non ci sta e si scaglia contro gli inquirenti, preannunciando battaglia: “Come si potrà spiegare alla famiglia Milanetto, composta da due piccoli di 3 e 5 anni e dalla moglie, tra l’altro commercialista, che si è trattato di un grande, imperdonabile errore, di un incubo, un’odissea che ha portato in carcere il giocatore per una settimana e gli ha fatto passare altri 10 giorni agli arresti domiciliari, mentre i compagni di scuola ridevano o guardavano sospettosi i figli del mio cliente? Meglio tardi che mai, dirà qualcuno, ma i danni chi la paga alla famiglia intera?”.