Per il calciatore del Lecce Christian Obodo, la disavventura del suo rapimento in Nigeria è finita fortunatamente bene, con il ragazzo di Warri che è riuscito a scappare quando la Polizia locale era già sulle tracce dei rapitori. Ai microfoni di Sky, lo stesso Obodo ha raccontato quei momenti terribili: ”Stavo andando in chiesa, quando sei ragazzi armati mi hanno circondato, bendato e infilato in una macchina. Mi hanno tolto il cappuccio solamente arrivati a destinazione. Tra questi c’era un ragazzo che avevo pure aiutato, non volevo crederci. Erano comunque tutti gentili con me. Mi hanno rassicurato e mi hanno detto che volevano solo il riscatto. Abbiamo pure pregato insieme”. Non c’è stato nessun riscatto perchè la Polizia ha intercettato tre dei sei ragazzi a la trattativa è sfumata. Questo è stato il momento più difficile per Obodo che racconta ancora: ”Il ragazzo che era rimasto con me ha ricevuto la telefonata che i suoi complici erano stati catturati. Avrebbe dunque dovuto uccidermi, ma io l’ho spinto e con prontezza di rilfessi sono scappato via. Per fortuna la Polizia era vicino e mi hanno subito tratto in salvo. Ho iniziato a piangere a a pregare Dio”. Tutto questo non allontanerà il calciatore nigeriano dalla sua Terra natìa: ”Sono nato e cresciuto a Warri, non cambierò le mie abitudini, dovrò solo stare attento a chi mi circonda”. Un racconto terribile, per fortuna senza gravi conseguenze”.
di Marco Orrù
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