L’intervista tocca anche l’argomento Giovinco, suo pupillo nell’esperienza emiliana, e più in generale la situazione dei giovani nel calcio italiano: “Giovinco? Quella della Juventus non è stata una scelta del tutto sbagliata. Era difficile oscurare Del Piero ed è stato mandato in giro. In Italia conta solo il risultato, è difficile lanciare i giovani a certi livelli. L’Arsenal sforna giovani ogni anno, Wenger è lì da anni, ma non vincono nulla da tanto. Io alla Reggina ho lanciato diversi giovani, ma quella squadra doveva salvarsi e quindi era una situazione diversa. La Juve? Ha già una base importante. Un difensore forse ci vuole, ma è una squadra già fortissima e basterà pochissimo per essere competitiva ad altissimi livelli”.
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