Il tecnico del Bari Vincenzo Torrente ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport per ripercorre la tormentata stagione, da tutti i punti di vista, della sua squadra, conclusa con un importantissima salvezza: ”Nonostante tutto ciò che ci è successo è una stagione straordinaria, la definirei pazzesca. Voglio ringraziare il DS Angelozzi e il DG Garzelli che mi hanno dato l’opportunità di allenare in una grande piazza. Sapevo che c’erano dei problemi, ma ho portato grande entusiasmo. E ringrazio anche la squadra che mi ha seguito dall’inizio alla fine. Ricordo che ad agosto eravamo un cantiere aperto: c’erano i due Masiello, Alvarez, Huseklepp, Gazzi e Ghezzal con la valigia in mano e finchè non abbiamo ceduto loro, non siamo riusciti ad impostare il mercato in entrata. Poi sono arrivati Bogliacino, De Paula, De Falco, Defendi, gente d’esperienza, anche se non tutti hanno potuto dare lo stesso contributo per motivi diversi. Inizialmente abbiamo pagato lo scotto di aver costruito la squadra all’ultimo momento, e nelle prime giornate abbiamo buttato via diversi punti, poi ci siamo ripresi alla grande e nel momento cruciale del campionato abbiamo letteralmente perso i pezzi per infortuni e squalifiche e siamo andati in difficoltà. Le penalizzazioni poi hanno fatto il resto, sono sicuro che senza di quelle avremmo potuto lottare anche per qualcosa di più grande della salvezza. In trasferta poi volavamo, anche se è stato un peccato non raggiungere la decima vittoria che ci avrebbe consentito di eguagliare il Bari di Conte. Il rendimento in casa, invece, non è stato altrettanto buono. Aver battuto sul loro campo squadre come Sassuolo, Pescara, Varese e pareggiato a Torino è motivo di grande soddisfazione”. Il mister dei pugliesi poi passa a parlare del rendimento di alcuni giocatori: ”Stoian, Lamanna e Ceppitelli, alla loro prima vera esperienza in Serie B, hanno superato l’esame a pieni voti, ma anche altri come Galano e Bellomo sono stati importanti e lo saranno anche per il futuro. Così come Albadoro, fermato solo da un brutto infortunio. Caputo? Stagione importante anche per lui, ha trovato continuità e dispiace che si sia dovuto fermare per un mese e mezzo per colpa di quella squalifica: sarebbe arrivato in doppia cifra”. Torrente fa un accenno sul futuro del Bari Calcio: ”Il decimo posto e i giovani lanciati sono una buona base su cui ripartire. Ci sarà ancora una volta l’autogestione della società, ma con un bravo DS come Angelozzi si può stare tranquilli…”.
di Marco Orrù