Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Centro Suono Sport’, parlando principalmente del futuro di Zdenek Zeman: “Premetto che il mister è una persona correttissima. Già sei mesi fa mi disse che sarebbe rimasto a prescindere, ma se fosse passato un unico treno, quello della Roma, lui avrebbe voluto salirci, del resto ha 65 anni. Lui abita a Roma, ha voglia di riprovare a stare su questa panchina. Avendo vissuto un anno con lui, devo dire che a mio avviso è ancora molto combattuto in questa decisione. Pescara gli è rimasta dentro. Mi dispiace, mi sarei aspettato che lui rimanesse, ma posso parlarne solo bene. Non è un problema economico né di programmi e questo lo dirà lui stesso quando avrà deciso definitivamente cosa vorrà fare. Eravamo d’accordo su tutto, sul programma, abbiamo deciso insieme la sede del ritiro. Il dopo Zeman? Noi abbiamo deciso di attendere questo fine settimana. Si è parlato di Rossi, Gasperini, Ferrara, Zola, Bergodi. Sono tutti allenatori bravi, però penso e mi auguro di poter portare una persona che ha davvero voglia di fare bene. Voglio rivedere la stessa voglia che ho visto in Zeman il giorno del primo incontro a Roma. Pescara vuol trovare le persone che riescano a farla appassionare, son convinto che ci riuscirà anche il prossimo allenatore se dovesse esserci un prossimo allenatore”. Poi su Verratti: “Per me rimarrà in famiglia, nel progetto tecnico del Pescara lui è una pedina fondamentale. La Roma? Sabatini ha sempre avuto un debole per lui, ma non ce l’ha mai chiesto”.