Reggina, ecco le prime idee per la prossima stagione

Oltre a quello della Reggina, è terminato anche il campionato del Taranto con l’eliminazione dai play-off della Prima Divisione, per mano della Pro Vercelli. Ciò significa che a breve si celebrerà il matrimonio tra il sodalizio calabrese e Davide Dionigi, che si tratterrà in Puglia per un ulteriore settimana di allenamenti. Il tempo di sbollire la rabbia per non aver conquistato la B sul campo, e poi sottoscriverà l’accordo con Lillo Foti.

3-4-3 variabile in 3-4-1-2 o 3-4-2-1, per non dire proprio 5-4-1 in fase difensiva. In alcune occasioni, anche 5-3-2 nei minuti finali. Queste le soluzioni tattiche utilizzate dal Taranto, e di conseguenza apportabili anche alla Reggina, che peraltro è abituata a tali schemi. Si potrà dunque lavorare in sintonia sia sulla scrematura della rosa, che sulle operazioni in entrata.

Tra i nodi principali da sciogliere, c’è quello del portiere. La Reggina non sembra convinta di trattenere Zandrini, e potrebbe far rimanere alla base Kovacsik dopo il prestito al Foligno. L’altro rientrante, Pietro Marino, è già molto richiesto in Lega Pro. Serve un estremo difensore d’esperienza: qualora non rimanesse Belardi, si potrebbe puntare sullo svincolato Bremec, molto gradito a Dionigi che lo ha allenato quest’anno.

La difesa è il reparto destinato a subire i maggiori ritocchi. I giocatori con le caratteristiche per giocare a tre ci sarebbero già, ma alcuni di loro hanno deluso. Angella è in prestito e non sa se verrà confermato. Freddi è arrivato a gennaio ma con un contratto corto, quindi o rinnova o va via. Emerson non è intoccabile. Marino è in comproprietà con l’Udinese, ma non c’è l’intenzione di trattenerlo. Si potrebbe puntare su Di Bari, altro giocatore in ottimi rapporti con Dionigi, ed anche lui in regime di svincolo dal Taranto. Nelle varie operazioni col Genoa, potrebbe entrare uno Terigi e Caracciolo come contropartita. Tornano dai vari prestiti Burzigotti, Camilleri e Giosa, ma non rimarranno tutti.

Sulle fasce a centrocampo, la scelta dovrebbe ricadere su terzini fluidificanti, più che su esterni prettamente offensivi. Non è chiara la situazione su Matteo D’Alessandro, in comproprietà col Genoa. Sembra invece destinata a concludersi l’avventura di Riccardo Colombo in riva allo Stretto, mentre Melara non accetta la corte dell’Avellino. A destra, la Reggina potrebbe lanciare il 19enne Maicon. A sinistra,
qualora partisse Rizzato, ci sono due rientri come Carroccio e Ruggeri che potrebbero essere tenuti in organico. Squillace invece dovrebbe rimanere al Catanzaro.

Nel settore nevralgico, l’unica situazione delineata è quella di Marco Armellino, che rimarrà. Con Nicolas Viola ceduto al Palermo, e Giuseppe Rizzo destinato al Genoa, servirà reperire un titolare da affiancare all’ex Sorrento. Perde quota la candidatura di Di Deo, mentre oltre al perugino Benedetti altra idea “verde” riguarda Isaac Cofie, in prestito al Sassuolo dal Genoa. Sempre valida la pista Valdifiori (Empoli). Discorso a parte per Barillà, che probabilmente rimarrà in amaranto ma potrebbe essere utilizzato come mezzapunta.

Chi sarà il sostituto di Bonazzoli? Forse sarà un quesito destinato a rimanere irrisolto per un po’, dato che il principale obiettivo, cioè Sacha Cori, è attualmente blindato dal Cesena. L’attuale capitano dovrebbe trasferirsi in Russia, lasciando un vuoto per esperienza e forza fisica. Oltre a lui, dovrebbe fare le valigie anche Fabio Ceravolo (Cagliari?). Come seconda punta, è già stato individuato il sostituto in Maikol Negro, che tornerà al Catania dopo le due stagioni nella Nocerina. Difficile trattenere Ragusa, forse anche Alessio Viola potrebbe andare a cercare spazio altrove, mentre almeno uno tra Bombagi, Sarno e Sy dovrebbe rimanere.

Paolo Ficara

Gestione cookie