Alessandro Parisi avrebbe rifiutato una mazzetta per truccare Palermo-Bari del 7 maggio 2011 insieme ai suoi compagni. E’ quanto ha dichiarato l’ex difensore biancorosso, ora al Torino, nel corso del suo interrogatorio dello scorso 3 aprile davanti alla Procura Federale. Prima Parisi racconta: “Vidi Bentivoglio, Iacovelli e due persone completamente estranee…erano stranieri. Quello sdraiato sul letto voleva che Masiello e Iacovelli scrivessero sul medesimo foglietto il ruolo e il nome dei giocatori che sarebbero stati coinvolti nell’alterazione della gara. Masiello segnò oltre al suo, il mio, quello di Bentivoglio e di Rossi… quello sul letto aprì lo zaino estraendo dalle mazzette di denaro legate con un elastico che lanciò verso di noi, quindi verso i giocatori presenti”. Più in là afferma di aver restituito la sua parte di soldi a Iacovelli una volta uscita dall’albergo dove aveva avuto luogo l’incontro: “Non volevo avere nulla a che fare con queste persone. Arrivato al ritiro a Palermo, Bentivoglio e Rossi ci raggiunsero nella stanza che condividevo con Masiello. Approfittai della situazione per invitare i miei compagni ad astenersi dal mettere in pratica qualsiasi illecito, invitandoli a ‘giocare alla morte’. Credo che la partita si svolse regolarmente. Non so e non mi è stato riferito perché doveva essere favorito il Palermo”.
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