Ternana-Spezia, ESCLUSIVO/ l’analisi tattica della Supercoppa di Lega Pro

La finale di Supercoppa di Lega tra Ternana-Spezia si è concluso 0-0. Un match che ha visto entrambe le compagini disporre di almeno due nitide occasioni per poter passare in vantaggio che però non si sono concretizzate. Il tecnico Domenico Toscano ha schierato il suo undici con un 3-4-3 come è accaduto durante il corso della stagione rossoverde. Le aquile di Michele Serena invece si sono disposte con un 4-4-2 complice l’assenza di Vannucchi, che si sarebbe inserito tra le linee. Rispetto alla probabile formazione il bomber Felice Evacuo si è accomodato in panchina sostituito per l’occasione dall’ex Alessandro Marotta. Inoltre Madonna è stato arretrato sulla linea difensiva con Guerra tornate di destra. Nelle prime battute ospiti più efficaci proprio sul binario destro, dove nel due contro uno riuscivano meglio ad appoggiare la fase propulsiva. La Ternana invece ha risposto giocando sulle sponde di Gianluca Litteri aiutato da Sinigaglia e Giacomelli che garantivano ampiezza alla fase offensiva. Il metronomo della mediana Crocefisso Miglietta si è disimpegnato con grande dinamismo, dettando i tempi alla manovra per tutta la partita. Nella prima parte della ripresa Salif Dianda si è reso protagonista di un paio di discese quando le “Fere” hanno graffiato gli avversari. Il mister Serena è corso ai ripari proponendo dal 7′ della ripresa una compagine più coperta, garantendosi la superiorità numerica a centrocampo. L’ingresso di Lazzoni infatti ha disposto i liguri con un 4-5-1 che si sviluppava con manovre più avvolgenti. Alla fine dei conti però il risultato maturato ha rispecchiato in pieno ciò che si è visto sul terreno di gioco. Chi alzerà il trofeo lo sapremo al ritorno, nella partita di ritorno all’Alberto Picco..

Tommaso M. Ferrante

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