Il secondo verdetto della stagione regolare condanna il Gubbio alla retrocessione matematica. I ragazzi di Luigi Apolloni sono stati sconfitti per 3-0 al Padova e a due giornate dalla fine tornano in Lega Pro. E’ stato un campionato cadetto ricco di colpi di scena, con quattro cambi in panchina (Pecchia, Simoni, Alessandrini e Apolloni) che si sono materializzati in diverse fasi di questa annata. Il ritorno in B a distanza di più di 60 anni si è concretizzato nella città dei ceri tra l’entusiasmo della piazza eugubina. Il direttore sportivo Giammarioli con le risorse a disposizione ha cercato di allestire una compagine quantomeno competitiva pur priva dei suoi mezzi migliori come il portiere Lamanna, il difensore Borghese e l’attaccante Juanito Gomez. I tre pezzi pregiati accasatisi altrove non sono stati rimpiazzati adeguatamente e l’allenatore Fabio Pecchia ha pagato lo scotto dell’inesperienza. Dalla cattedra è stato chiamato Gigi Simoni il quale ha cercato di risollevare una squadra partita a stento, dato che la prima vittoria si è materializzata solo alla nona giornata. Il tecnico ha cercato di dare la scossa ai suoi ragazzi, ottenendo anche risultati confortanti. Lontano dal Barbetti però gli umbri non sono mai andati a bersaglio grosso, i tre punti infatti li otterranno solo a fine stagione a Modena contro il Sassuolo. La riparazione invernale non è riuscita ad indirizzare un campionato difficile da affrontare, soprattutto perché i nuovi innesti come Mastronunzio e Guzman non hanno girato a dovere. Neppure la breve parentesi Alessandrini ha cambiato volto ad un roster animato dalla voglia di fare bene, ma che spesso per un pizzico di inesperienza ha pagato dazio. Infine l’arrivo di Luigi Apolloni, che ha migliorato le carte in tavola, per tentare di giocarsele nello sprint conclusivo. L’ultima mazzata ad Empoli ha dato il colpo del ko, prima della matematica. In bocca al lupo al Gubbio per una pronta risalita in cadetteria!!