Il campionato della Reggina, in teoria, non ha più un senso. Roberto Breda prova a fornire gli stimoli, per la sfida interna di domani contro il Cittadella: “Ci sarà chi ha fatto qualche presenza in meno, e chi vuole rimpinguare il proprio bottino di gol. Metterò in campo chi ha più motivazioni. Vorremmo avvicinarci ai punti fatti l’anno scorso, quindi ci sono stimoli importanti. Tra 10 giorni potrebbe esserci una classifica diversa”.
Il KO con la Samp – “A Genova non abbiamo sbagliato il primo tempo, ma i primi venti minuti della ripresa. Siamo andati in bambola, senza reggere il loro urto. D’Alessandro l’ho messo a centrocampo, perché la Sampdoria si difende in sette e riparte con tre uomini. Volevo dei riferimenti sulle loro ripartenze, e lui ha il passo per tenere la mezzapunta. Poi abbiamo commesso errori in tutte le zone del campo”.
In casa sulla difensiva? – “Il Cittadella è impostato per agire in contropiede, sfruttando la velocità degli attaccanti. Cercheremo di affrontarli col piglio giusto. C’è il concetto di fare più punti possibile. Provare a vincere deve essere una regola fissa. Ormai siamo in un calcio in cui tutto si basa sulle ripartenze. Cercheremo di non farli partire, col giusto posizionamento e le dovute coperture”.
Lo scandalo deferimenti – “Il nostro è un lavoro ben retribuito, andare a speculare sull’onestà dei compagni o dell’avversario è molto triste. La situazione della Reggina è un po’ strana, e risale all’anno scorso. Mi sembra di non ricordarla come una partita facile. Non voglio metterci becco. È un periodo in cui vedo tanti moralismi. Va fatta una presa di coscienza”.
Maicon – “Ha caratteristiche importanti, deve lavorare sul piano tattico. Se gli scatta la molla, può diventare pronto in poco tempo. L’atteggiamento deve diventare da professionista vero. La fase difensiva non la fa bene, può fare il quinto a destra o la mezzala. Non so ancora se troverà spazio, ma l’ho fatto esordire quindi la considerazione c’è”.